Un unico grido di vergogna contro la sentenza della Corte di Cassazione sulla strage di Viareggio. Da Roma a Firenze, dalla Lega a Rifondazione Comunista è trasversale lo sdegno verso la prescrizione degli omicidi colposi.

 “Strage di #Viareggio, per la Cassazione processo da rifare e omicidi colposi prescritti. Vergogna! 32 morti senza giustizia da troppi anni, un abbraccio alle famiglie e a tutta la Comunità viareggina”. Lo scrive su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini

 “In un paese civile non può esistere che la morte orribile di 32 persone resti senza colpevoli e la prescrizione impedisca l’accertamento delle responsabilità di chi doveva vigilare e poteva impedire che si verificasse una strage e non l’ha fatto. Mi unisco al rinnovato dolore delle famiglie alle quali fin qua è stato impedita anche la speranza di giustizia”. Così il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Roberto Traversi commenta la sentenza della Cassazione sulla Strage di Viareggio.  “Alle famiglie, durante le celebrazioni dello scorso 29 giugno, abbiamo rinnovato una promessa – prosegue Traversi – le loro lacrime e le loro cicatrici non resteranno vane, è arrivato il momento che questo Paese abbia una nuova legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che renda chiare le responsabilità di vigilanza e tuteli la sicurezza dell’utenza permettendo quindi che tragedie come quella di Viareggio non restino senza colpevoli”. 

“Una giornata triste per Viareggio e per l’Italia intera”, il sostegno dei parlamentari versiliesi ai familiari delle vittime

“Questo è un giorno difficile per il Paese e molto doloroso per le famiglie delle vittime della strage di Viareggio”. Questo il commento dell’onorevole Umberto Buratti. “Sono, infatti, cadute -dopo due gradi di giudizio e più di dieci anni di processi- le accuse di omicidio colposo per tutti gli imputati. Sono stati dichiarati prescritti gli omicidi colposi a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro. Una strage come quella di Viareggio non può restare senza colpevoli. Non lo dobbiamo solo alle vittime e ai loro cari ma anche al Paese che non può accettare che lo Stato non sia in grado di accertare colpe e responsabilità. 
Sono vicino al dramma che stanno vivendo le famiglie: hanno il diritto di avere giustizia. La strage di Viareggio non può restare impunita”.

“Una giornata triste per Viareggio e l’Italia intera.  Mi associo allo sdegno dei familiari delle vittime, che oggi hanno subito un ulteriore, drammatico colpo – lo scrive l’onorevole Riccardo Zucconi – con l’annullamento della sentenza della corte di appello e la prescrizione dell’omicidio colposo, la macchina della giustizia ha perso un altro colpo. 
Sono pronto ad attivarmi fin da subito, congiuntamente anche con altri parlamentari, affinché questa vergogna che si protrae da anni abbia finalmente fine e si ottenga giustizia per le 32 vittime innocenti e per i loro familiari.
Solidarietà e vicinanza a tutti coloro che in quella tragica notte hanno visto morire i loro cari”.

“Pochi minuti fa è uscita la sentenza della cassazione che ha segnato la fine, almeno per il momento, dei fatti del 29 giugno 2009, i quali hanno rubato alla vita 32 persone che, ignare di cosa gli stava accadendo, non hanno avuto la possibilità neppure di reagire”. Così il senatore Massimo Mallegni commenta la sentenza della Corte di Cassazione nella quale sono stati dichiarati prescritti gli omicidi colposi per la strage di Viareggio a seguito dell’’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Le sentenza si rispettano – scrive Mallegni -come sempre ho fatto in tutta la mia vita, ma è evidente che in questo momento non sono certamente entusiasta di come è andata a finire. Come accade sempre in questi casi è necessario leggere le motivazioni dei giudici in ultima analisi, tuttavia immagino la disperazione delle famiglie che si sono viste strappare i propri cari e che oggi, giorno in cui speravano di poter mettere la parola fine con un nome e cognome responsabile di ciò che è accaduto, si devono rassegnare ad un non giudizio” si legge nella nota.  La lettura della sentenza ha visto la disperazione dei familiari delle vittime che non sono riusciti a trattenere la rabbia e il dolore. “L’Italia – conclude Mallegni – deve riflettere a lungo sulla propria impostazione della giustizia perché non è assolutamente pensabile che nel nostro paese stragi come quella di Viareggio, e molte altre che non hanno avuto una risposta, continuino ad essere abbandonate nell’oblio e che nessuno evidenzi una reale responsabilità di ciò che è accaduto”.

Il Presidente Giani: “Amareggiato per verdetto, si impedisce giustizia a famiglie”

“Sono totalmente amareggiato per il verdetto sulla strage di Viareggio. Ferisce profondamente il fatto che la prescrizione impedisca di rendere giustizia alle famiglie delle 32 vittime e all’intero territorio viareggino, alla lucchesia, alla Toscana tutta, che quella notte fu squarciata dall’esplosione”. Lo afferma in una nota il presidente della regione Toscana Eugenio Giani, dopo aver appreso il pronunciamento della Corte di Cassazione sulla vicenda.

“Siamo sbalorditi ed indignati-afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega, anche a nome dei suoi colleghi- per quanto hanno decretato i giudici della Cassazione riguardo al processo relativo alla strage ferroviaria di Viareggio.” “Una decisione-prosegue il Consigliere- che sgomenta, poichè tende a minimizzare la tragedia che si è vissuta nel giugno del 2009, causando 32 morti e drammatici strascichi in tantissimi abitanti della città.” “Una dolorosa ferita che, ora, si riapre in modo devastante-precisa l’esponente leghista- considerato che si dovrà celebrare un nuovo processo in Corte d’Appello in cui verrà valutato solamente il reato di disastro colposo, mentre sono prescritte tutte le ben più rilevanti accuse di omicidio colposo.” “Ulteriore beffa-sottolinea la rappresentante della Lega-l’esclusione da ogni tipo di risarcimento per le tante associazioni che si erano costituite parti civili nel procedimento. “Solitamente-insiste Montemagni- si dice che le sentenze si rispettano, ma sinceramente facciamo molta fatica ad assecondare un verdetto che penalizza enormemente chi ha tragicamente perso un congiunto in quella maledetta notte d’estate.” “Siamo, dunque-conclude Elisa Montemagni- particolarmente vicini ai familiari che, al pari nostro, si attendevano ben altro dai giudici della Suprema Corte; per Viareggio, la Toscana e l’Italia intera, oggi è un giorno di grande mestizia e di riflessione sulla reale equità della Giustizia. 

 “Se non c’è giustizia non c’è stato.  Assurda sentenza della Suprema Corte di Cassazione sul processo per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il maestro Alberto Veronesi, per anni direttore del festival Pucciniano a Torre del Lago, a Viareggio e di recente candidato per il Pd al consiglio regionale toscano. “Un processo da rifare interamente: per tutti gli imputati, solo sul disastro colposo. Prescritto il reato di omicidio colposo. Caduta l’aggravante del mancato rispetto sulle norme sul lavoro. Nessun colpevole per la criminale incuria nei controlli di sicurezza. Schifo si aggiunge allo schifo. Solidarietà alle famiglie delle vittime”.

“Sono sgomento per la prescrizione. Dopo due gradi di giudizio, un risultato profondamente ingiusto, profondamente inadeguato, profondamente lesivo per la coscienza collettiva pensando alle 32 vittime de. tremendo incidente, alle loro famiglie, all’intera città di Viareggio”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini.  “Credo che per la giustizia italiana e per tutti noi – aggiunge nel post – questo sia un momento di forte riflessione. Non è possibile infatti arrivare all’indeterminazione alla fine di un percorso processuale che riguarda fatti così gravi. Che l’accertamento delle responsabilità fosse lungo e complesso si sapeva, ma giungere alla prescrizione significa ipotecare un’idea di giustizia come strumento in grado di garantire equilibrio, equità, ricerca della verità. L’esito di oggi – conclude il sindaco di Lucca – è esattamente ciò che non avremmo mai voluto ascoltare o leggere. È un esito che colpisce nel profondo. Che rende ancora più dolorosa quella ferita che dal 2009  resta indelebile nella nostra memoria”.

Dalla Lega a Rifondazione Comunista tutti contro la sentenza di Cassazione

“La Corte di Cassazione non poteva pronunciare un verdetto più doloroso per le vittime della strage di Viareggio e per l’intera nostra città”. Questo il commento della sezione della Lega di Viareggio e Torre del Lago Puccini.  
“Le pronunce di condanna alle quali, dopo anni di battaglie dei familiari, degli avvocati, dei comitati e dell’intera comunita’, si era faticosamente giunti, prima in Tribunale a Lucca e poi in Corte di Appello a Firenze, sono state largamente ridimensionate, rimettendo in discussione l’intera impalcatura dei processi e calpestando il dolore di tante famiglie e di tutti i viareggini. 
Ancora una volta, in attesa di leggere con attenzione i principi e le motivazioni che hanno condotto la Corte di Cassazione ad un tale clamoroso rovesciamento delle sentenze dei precedenti gradi di giudizio, si puo’ affermare sin da ora come certe norme processuali siano lontane anni luce dalla vita reale delle persone e come la percezione che qualcuno di fronte alla legge sia sempre più uguale degli altri sia un retaggio italico duro a morire. Da cittadini italiani e da viareggini comprendiamo il dolore dei familiari delle vittime della strage ed esprimiamo loro la nostra totale vicinanza, ed anche la gratitudine per aver portato avanti per oltre un decennio una battaglia di Giustizia e diritti che è di tutti”.

“Un vecchio detto dice che le sentenze si rispettano. Questa no”. Il Partito della Rifondazione Comunista Federazione della Versilia commenta così la sentenza. “Non rispettiamo la prescrizione per l’omicidio di 32 persone, bruciate vive dal disastro ferroviario del 29 Giugno 2009, causato dal deragliamento e la rottura di un treno carico di GPL, che si poteva e si doveva evitare. Non rispettiamo l’offesa alla città, ai morti, ai familiari delle vittime, ai lavoratori delle ferrovie, che si vedono negata persino l’aggravante di incidente sul lavoro.Non rispettiamo quell’intreccio di potere economico e convenienze politiche che ha consegnato a Mauro Moretti una brillante carriera ai vertici delle aziende statali negli anni che hanno seguito la strage, e che ha ridotto al silenzio gran parte delle istituzioni del nostro paese. In attesa della pubblicazione del dispositivo e delle motivazioni della sentenza, esprimiamo la nostra massima vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e a tutta la Città di Viareggio. Non finisce qui”.

 

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