Risorgono “I tre pugni” di Cortina. Sono ultimati gli interventi di restauro dell’opera in marmo e metallo, simbolo della frazione Africa, realizzate da Alberto Cortina nel 1974. Il restauro, eseguito dalla Ditta Restauro di Piero Vecchi, sarà salutato la prossima settimana dal taglio del nastro della moglie dell’artista scomparso nel 2003. L’intervento sui “Pugni” è uno tante azioni di restyling, ed in alcuni casi di veri e propri salvataggi, volute dall’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti finanziate in parte con risorse comunali in parte con finanziamenti derivanti dall’Art Bonus della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. 

“Ci prendiamo cura del patrimonio che appartiene alla nostra comunità. – spiega il sindaco, Giovannetti – Le opere che oggi compongono il nostro magnifico parco della scultura contemporanea sono diventate nel tempo simboli per le frazioni e per i luoghi che le ospitano. Si sono in qualche modo fuse con il paesaggio. Sono diventate un tutt’uno con l’identità del territorio. Con programmazione e impegno riusciremo a restaurare tutta una serie di opere che il tempo e l’anagrafica hanno reso fragili. Riporteremo alla luce la loro bellezza. Proprio negli scorsi giorni Forbes ha eletto la nostra città capitale della cultura all’aria aperta: un risultato attribuibile anche alla presenza del parco della scultura contemporanea che stiamo promuovendo con grande energia attraverso tutti i canali. Il futuro, dopo la pandemia, sarà sempre di più en plein air. Pietrasanta sarà una delle mete più ricercate anche per questa sua capacità di abbinare cultura, arte, ristorazione, natura e mare”. 

La prossima opera a finire sul “lettino” dei restauratori per le adeguate cure sarà la monumentale cornice “Peace Frame” dell’americano Nall che domina l’ingresso di Via Mazzini-Piazza Crispi arrivando dal parcheggio di Piazza Statuto diventata, dal giorno della sua collocazione nel 2006, una delle principali attrazioni artistiche della città. La scultura era stata donata alla città di Pietrasanta dall’Alabama State Council on the Arts. Tra le sculture rimaste nascoste agli occhi del pubblico per molti anni c’è “Al Cavallo” di Carlo Colzi che sarà finalmente collocata nel parco della Versiliana come richiamo storico alle cavalcate di Gabriele D’Annunzio e alle iniziative legate al mondo equestre come “L’Arte del Cavallo”. Nei prossimi giorni sarà presa in consegna per il restauro l’opera “Le Reine de l’inconnu” di Luciano Pera che sarà collocata successivamente in Piazza D’Annunzio a Fiumetto.

Tra le opere restaurate nel 2020 ci sono il “Prometeo” di Alessandro Tagliolini a Motrone e la “Donna” di Costantino Nivola nella piazzetta Sant’Antonio“Double Epée” di Sophia Vari – che ne ha commissionato il restauro – che è stata ulteriormente valorizzata al centro nuova rotonda all’ex Pesa (precedentemente era posizionata all’intersezione tra via Marconi e via Avis Donatori), “Sfinge e Colomba” tra la via Capriglia/Piazza Statuto – restauro a cura dell’artista – “Adoratrice del Sole” di Maria Gamundi, “Torso 175” di Roberto Santo e “Scultura n.17” di Giovanni Da Monrealerestaurate a seguito atti di vandalismo dagli autori e dagli artigiani locali. 

Due sono invece le nuove sculture entrate a far parte del museo urbano a cielo aperto: “Spirito Libero Portatrice di Luce” di Maria Gamundi dedicata a Valentina Prisco ed in memoria di tutte le vittime della strada e “Il Nettuno” di Alfredo Sasso che domina all’ingresso della frazione di Focette.

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ultimo aggiornamento: 21-01-2021


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