VIAREGGIO. Il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha firmato questa mattina «l’intesa per la tutela dell’economia legale nel settore turistico alberghiero e in altre attività economico commerciali»: l’obiettivo è quello di incrementare le misure di contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa nelle attività turistico alberghiere e della ristorazione nonché negli altri settori dell’economia commerciale e dei servizi. Partner del protocollo, la Prefettura di Lucca, i Comuni di Viareggio, Lucca e Capannori, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Lucca. 

«Il prefetto questa mattina ha tenuto a dare ampie rassicurazioni sul fatto che il nostro territorio è, ad oggi, esente da infiltrazioni mafiose – commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro -: un dato oggettivo importantissimo perché testimonia l’importante e capillare presenza delle Istituzioni e soprattutto la tenuta sociale della Comunità. Tuttavia è importante non abbassare la guardia, a maggior ragione in tempi di pandemia. La crisi sanitaria in atto, che si prolunga ormai da un anno, si è in breve trasformata in crisi economica ma soprattutto sociale, creando situazioni di debolezza che interessano in particolar modo alcuni settori: penso soprattutto al turismo, elemento trainante per l’occupazione del territorio, così fortemente penalizzato».

Il Ministro dell’Interno – si legge nell’atto -, ha infatti evidenziato come i fenomeni di disagio correlati a possibili difficoltà della ripresa economica possano determinare l’insorgere di condizioni favorevoli per un’espansione degli interessi illeciti e criminali, con il rischio che la carenza di liquidità possa rappresentare un’ulteriore occasione per l’ingresso di  capitali di provenienza illecita nei settori produttivi e nell’economia legale, anche nei contesti economicamente più progrediti. 

E’ quindi interesse delle parti firmatarie del presente accordo, assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nell’economia, esercitando pienamente, ciascuno per la parte di competenza, i poteri di monitoraggio e vigilanza attribuiti dalle leggi vigenti, attraverso un’azione di prevenzione e rafforzamento delle cautele antimafia. 

Le parti si impegnano a porre in essere azioni condivise volte a intensificare e coordinare i controlli nonché a sviluppare uno scambio informativo per intercettare, anche attraverso analisi e monitoraggio dei passaggi di proprietà o di gestione di beni o attività, eventuali fenomeni di riciclaggio, usura, estorsione o anche interferenze nella libera attività imprenditoriale e commerciale, da parte di soggetti che operano nell’ambito di circuiti illeciti e/o contigui alla criminalità organizzata.

Compito dei Comuni, in particolare sarà quello di «segnalare eventuali incrementi significativi del numero di segnalazioni certificate di inizio di attività presentate al Suap rispetto ad analoghi periodi precedenti, tali da configurare dinamiche anomale per quel settore economico e, quindi, situazioni sintomatiche di possibili interferenze sospette; a sottoporre alla verifica antimafia, le Scia di nuove aperture, subingressi o variazioni soggettive relative alle attività di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere e a stabilimenti balneari, esercizi di ristorazione, pizzerie, pub, bar e pasticcerie, assumendo i conseguenti provvedimenti interni per la corretta attuazione delle procedure previste. A comunicare tempestivamente alla Prefettura, ai fini del rilascio delle certificazioni antimafia i dati relativi alle società e imprese – anche con riferimento al legale rappresentante e ai loro assetti societari – che abbiano presentato la Scia, acquisendo dette informazioni da una visura camerale, in corso di validità, della Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura e allegando ove possibile, anche l’elenco dei familiari conviventi con relativi dati anagrafici dei soggetti. A comunicare gli stessi dati alla Prefettura sui settori di attività dell’economia commerciale e dei servizi di volta in volta individuati e concordati in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, sulla base di indicatori sintomatici o evidenze informative che suggeriscano l’esigenza di un più capillare monitoraggio degli stessi».

«Un impegno importante – sottolinea il primo cittadino – che fa della prevenzione e del monitoraggio continuo un punto di forza: siamo pronti a sostenere lo sforzo ulteriore richiesto e mettiamovolentieri le nostre professionalità a disposizione dell’iniziativa».

(Visitato 64 volte, 1 visite oggi)

Viareggio si candida a capitale italiana della Cultura 2024

Troppi assembramenti, il sindaco chiude Piazza Shelley