“Ennesima fumata nera all’esito dell’assemblea del CAV (Consorzio Ambiente Versilia), presieduto dal sindaco di Massarosa Alberto Coluccini, convocata per la definizione dei rapporti dare-avere tra il comune di Camaiore, il consorzio stesso ed i comuni di Massarosa e Pietrasanta.

La proposta di transazione per estinguere il vecchio debito – dichiarano Damasco Rosi e Simona Barsotti, capogruppo e consigliera del Partito Democratico di Massarosa – è stata formalizzata da Camaiore all’assemblea del CAV il 28 dicembre scorso.

Una proposta condizionata al via libera definitivo da parte degli organi competenti dei comuni di Camaiore, Massarosa e Pietrasanta, senza il quale non si procede.
Camaiore, il 31 dicembre scorso, ha deliberato in giunta di riservare alla chiusura della transazione 2 milioni e 66 mila euro che è la cifra contenuta nella proposta, Pietrasanta ha detto no, da Massarosa nessuna notizia. Quindi dopo due anni si riparte daccapo”.

“L’assemblea di CAV del 15 febbraio scorso – proseguono – che doveva servire a trovare altre soluzioni e andare avanti è finita in caciara. Risolvere questa vicenda per Massarosa significa incassare circa un milione di euro, di cui il comune ha estremo bisogno, somma che a suo tempo fu svalutata perché tecnicamente considerata di non immediata riscossione, ma che rappresenterebbe comunque denaro fresco da usare per un ente che nel frattempo è stato privato del trasporto scolastico, delle mense come servizio a domanda individuale, a danno dei bambini e delle famiglie, di altri servizi e che ha rinunciato ad interventi essenziali sul nostro territorio. Soldi che darebbero una boccata di ossigeno al nostro bilancio”.

Si divida la transazione per slegare Pietrasanta da Massarosa

“Si sta perdendo tempo prezioso in discussioni grottesche – continuano i democratici – si cerchi velocemente un’altra strada. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo. Si valuti se il comune di Massarosa, ovvero il CAV, può chiudere la transazione indipendentemente dalle scelte di Pietrasanta, gestendo il credito dei due comuni in maniera separata, chiudendo almeno una posizione e lasciando aperta l’altra ad altri tipi di conclusioni. Si valuti se Massarosa e Pietrasanta, ovvero il CAV, possono accettare la somma contenuta nella proposta di transazione come acconto sul maggiore avere e la decisione sulle sole somme contestate da Camaiore affidarla ad un collegio arbitrale. Si valutino tutte le altre ipotesi possibili e immaginabili che i comuni potranno avanzare lasciando il ricorso ad un procedimento giudiziario sull’intera vicenda come extrema ratio. Tutto il resto è fuffa.

“Negli anni passati, sulle vecchie questioni legate alla gestione dei rifiuti, siamo riusciti a risolvere vertenze ultra milionarie evitando catastrofi sui bilanci dei comuni della Versilia, abbiamo chiuso oltre 40 contenziosi giudiziari, salvaguardato posti di lavoro, preparato la strada ad una gestione sana e rivolta al futuro anche per quanto riguarda l’impianto di Pioppogatto. Non è accettabile che dopo quasi due anni non si riesca a chiudere i rapporti debiti-crediti tra i comuni, già quasi interamente definiti. Ora basta. La Versilia – concludono Rosi e Barsotti – ritrovi quello spirito di solidarietà e di unità che, andando oltre ogni appartenenza politica, ci ha fatto superare, su queste vicende, ostacoli enormi nell’interesse primario delle nostre comunità”.  

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