Più vicine significa meno sole. La distanza fisica e geografica rappresentano muri spesso invalicabili al bisogno di molte donne di denunciare una vita di silenzi e violenze. Le recenti esperienze, in terra di Versilia, hanno dimostrato che la prossimità di un centro di ascolto anti-violenza per le donne favorisce l’emersione di situazioni di rischio. Nasce con quest’obiettivo la nuova iniziativa del Comune di Pietrasanta che attraverso l’esperienza e la competenza del centro antiviolenza “L’una per l’altra” della Casa di Viareggio metterà a disposizione (su appuntamento) lo sportello di ascolto due volte la settimana. “Ci avviciniamo alle donne per dargli il coraggio di denunciare. Molte situazioni non emergono, o faticano a salire a galla, perché la distanza è un impedimento. Non è una motivazione banale per chi non ha l’auto o non può muoversi liberamente. Essere più vicini significa essere più accessibili. – spiega il vice sindaco, Elisa Bartoli – Il servizio del centro antiviolenza della Casa delle Donne che andiamo ad attivare, il lunedì mattina e mercoledì pomeriggio su appuntamento, porta grande competenza ed esperienza alla nostra attività di divulgazione e sensibilizzazione. Le donne potranno, nell’anonimato e nella segretezza più assoluta, essere aiutate nel concreto sulla base anche della valutazione del rischio che stanno correndo. Lo sportello è uno strumento che andrà ad affiancare le iniziative proposte dal consiglio comunale come la pubblicazione sulla homepage del sito del comune del numero telefonico unico antiviolenza 1522 ed una seconda panchina rossa sul territorio, dopo quella installata in Piazza Matteotti, oltre ad altre attività informative”.
La scelta di attivare nuovi sportelli di ascolto nasce dalla constatazione che al Centro Antiviolenza di Viareggio si rivolgono donne provenienti da tutti i Comuni della Versilia. Il numero per prenotare un appuntamento in presenza è il numero verde 800800811. “Scegliere il Comune di Pietrasanta come sede per lo sportello di ascolto – spiega Ersilia Raffaelli, Presidente della Casa delle Donne Viareggio Centro Antivolenza – permette al Centro Antiviolenza di avvicinarsi a tutte quelle donne che negli anni hanno comunicato difficoltà a raggiungere la sede centrale di Viareggio e di conseguenza anche a tutte quelle donne che per tale problematica non sono mai arrivate. I casi saranno valutati sulla base del rischio che le donne stanno effettivamente correndo per arrivare, in caso di necessità, fino alla protezione. Il nostro compito è ascoltare e sostenere le donne maltrattate e progettare insieme a loro un percorso di uscita da situazioni di violenza e pericolo. Ringraziamo il sindaco Alberto Stefano Giovannetti ed il vice sindaco, Elisa Bartoli per aver accettato di realizzare sul territorio di Pietrasanta il nostro sportello. Il passo successivo sarà quello di portare nelle scuole la prevenzione e la cultura dell’anti-violenza di genere”.
In vista dell’attivazione, e del ritorno alla normalità per tutti i servizi che a causa Covid hanno subito molte restrizioni, il centro antiviolenza della Casa delle Donne ha messo a disposizione anche un numero WhastApp 3343485842 al quale ci si può rivolgere h 24 “per chiedere aiuto, informazioni e colloqui in presenza. – conclude la Raffaelli – E’ un sistema utilizzato durante i mesi di lockdown che si è rivelato molto efficace soprattutto per quelle situazioni dove le donne non potevano parlare al telefono in presenza del compagno”.
I numeri del Centro antiviolenza “L’una per l’altra”
Dall’inizio dell’anno sono state già accolte 71 donne. Nello stesso periodo dello scorso anno ne erano state accolte 52. Sono prevalentemente donne italiane coniugate, provenienti dai vari Comuni della Versilia. La richiesta prevalente è di informazioni, sostegno e consulenze legali. Il maltrattante è prevalentemente il coniuge o il convivente o ex partner, occupato, italiano, insospettabile
Nel 2020 sono state accolte 162 donne, 105 di nazionalità italiana e 57 straniere provenienti dai Comuni di (in ordine di numero di donne accolte)Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Massarosa, Seravezza, Stazzema. Ci sono stati anche diversi accessi di donne provenienti da fuori Versilia ma interni alla regione Toscana.