Dopo mesi di silenzio (leggi colpevole inerzia dell’Amministrazione) – scrivono i consiglieri di minoranza di Massarosa – si torna a parlare della casa della salute per apprendere che sarebbe impossibile realizzarla secondo il progetto impostato e condiviso fin dal 2018.

Sì, avete letto bene: dal 2018 è stato condiviso un progetto di realizzazione della casa della salute utilizzando gli spazi disponibili del magazzino comunale in via Cavalieri di Vittorio Veneto, spazi che sono stati ritenuti ampiamente sufficienti dai funzionari dell’Azienda U.S.L. Toscana N.O., ovviamente con interventi di adeguamento funzionale e di consolidamento delle parti strutturali che si sapeva e si sa che devono esser eseguiti e che sono di normale fattibilità. E con possibilità inoltre di avere con facilità spazi e servizi accessori quali parcheggi e prossimità con le fermate del trasporto pubblico. Però nessun funzionario e nessun tecnico progettista, per quanto bravo, può opporsi alla lucida determinazione di chi si è votato alla ricerca di un problema per ogni soluzione, e anche stavolta, pur con difficoltà, i nostri antieroi sono riusciti nell’impresa con un riferimento (molto fumoso, ma questa è prassi) a presunte difficoltà di ordine tecnico
derivanti dall’aver alienato una parte della struttura; un po’ come dire ad un dentista che non può aprire un suo studio di fianco a una lavanderia o a un bar perché ci sono norme tecniche che gli impediscono di farlo
in sicurezza.

Ora, continuano le forze politiche di minoranza, dato che siamo persone scrupolose e responsabili le abbiamo cercate, queste norme, a volte ci fossero sfuggite… ma vogliamo tranquillizzare non solo i dentisti ma tutti i medici, a cui va ovviamente immensa gratitudine, oltre che simpatia, perché anche nei momenti più difficili loro sì, non altri, cercano e trovano
soluzioni per tutti noi: queste norme non esistono.

Attenzione, proseguono, questo non significa che una soluzione una volta trovata non debba essere messa in discussione: può essere migliorata, o si può trovarne altre con cui compararla con normali analisi costi/benefici, ma questo avviene normalmente in una dialettica costruttiva in cui si coinvolgono non solo tutte le forze politiche, ma anche Enti, Associazioni, cittadini… non certo citando a sproposito norme e cavilli burocratici che la buona politica invece studia, affronta, e trasforma in opportunità.

Ovvio quindi che siamo aperti a una discussione su possibili migliorie e soluzioni alternative, ma con una necessaria precisazione: bisogna fare presto perché il finanziamento che a prezzo di un lavoro certosino e
faticoso è stato destinato al nostro comune non possiamo rischiare di perderlo per continuare con la solita tiritera utile solo a mascherare la totale mancanza di idee e prospettive che contraddistingue l’Amministrazione in carica.

Per questo abbiamo già chiesto con urgenza di vedere gli atti e di discuterne
nelle sedi deputate: le commissioni consiliari Sociale e Lavori Pubblici, allargate alla presenza dei tecnici.
Questo è fare buona politica, e questo faremo per tutti i cittadini.

(Visitato 134 volte, 1 visite oggi)

Versilia deserta per la Pasqua in lockdown

Offese e oscenità durante il meeting di donne