Dopo nemmeno due anni di amministrazione Coluccini il personale dell’amministrazione comunale è allo stremo, i rappresentanti sindacali hanno proclamato addirittura lo stato di agitazione, segno che i rapporti sono diventati ingestibili, e sottolineiamo “diventati”. Così Massarosa Domani e Sinistra comune commentano lo stato di agitazione che i sindacati riuniti hanno dichiarato nei giorni scorsi.
Lo stato di agitazione sindacale è un atto estremo e anche un altro primato di Coluccini, non abbiamo notizia di altri comuni dove siamo arrivati a tanto.
Il sindaco Coluccini, che ha la delega al personale, ha fatto saltare anche la riunione del comitato di crisi richiesta dalle RSU ormai dal 4 marzo scorso per le carenti misure anti Covid adottate dall’ente.
In questi due anni – continuano gli esponenti di minoranza – c’è stata una fuga continua di impiegati da Massarosa, una vera emorragia di funzionari e impiegati, tanto che Coluccini è stato costretto a bloccare la mobilità in uscita, a impedire cioè la fuga dei lavoratori dell’ente da lui e dalla sua combriccola.
Coluccini in comune ci sarebbe rimasto da solo e non avesse bloccato i trasferimenti, da solo a digrignare i denti contro quelli di prima che, al contrario suo, assumevano.
In ultimo, Coluccini ha destinato alle future assunzioni una cifra che non copre neanche il numero dei pensionamenti e ha il coraggio anche di vantarsene.
È chiaro ormai che l’unico che dovrebbe fare le valigie è il sindaco, e Coluccini può stare sicuro che nessuno cercherebbe di fermarlo.