Alle ore 11 circa, davanti al palazzo comunale di Massarosa, nella piazza dedicata a Giancarlo Maria Taddei martire della Resistenza, ha inizio la celebrazione del 25 aprile 2021.

C’è Coluccini a celebrare il 25 aprile giorno della Liberazione, poche parole di circostanza, l’alzabandiera con l’inno di Mameli che si interrompe e riparte due volte, poi la musica del Piave e la corona deposta sotto la lapide ai caduti della prima guerra mondiale e non, come ogni anno, sotto la lapide che ricorda la Liberazione di Massarosa dal nazifascismo come recita la lapide sulla facciata, che non è mai stata nominata.

Il sindaco è stato cortesemente invitato dall’ANPI a posizionare correttamente la corona e a esplicita richiesta di intervenire da parte della presidente ANPI Gabriella Paolini è stato risposto: “la cerimonia istituzionale è finita”.

Mentre Coluccini e gli amministratori si barricavano come di consueto nel palazzo comunale la corona è stata posta da alcuni cittadini sotto la lapide giusta e la presidente dell’ANPI Massarosa ha letto senza microfono la poesia di Ungaretti che teneva tra le mani:

Qui

vivono per sempre

gli occhi che furono chiusi alla luce

perché tutti

li avessero aperti

per sempre

alla luce”

(Giuseppe Ungaretti, Per i morti della Resistenza)

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