In un mondo dominato dalla digitalizzazione di tutti gli aspetti della vita era solo questione di tempo prima che anche la cultura iniziasse a proporsi anche in questo ambito, con proposte pensate appositamente per l’online, oltre che ovviamente alla già preesistente possibilità di condividere gli eventi a posteriori.

Tramite il nostro computer o dispositivo mobile diventa quindi possibile non solo seguire la presentazione dell’ultimo libro del nostro scrittore preferito, provare l’esperienza di un casinò o ammirare una singola opera d’arte, ma anche partecipare da remoto a veri e propri eventi.

Importanza e successo della cultura digitale

Nel corso degli ultimi anni si è allargata molto la platea di utilizzatori dei servizi digitali e, grazie ad alcune apposite ricerche, siamo arrivati a comprendere che anche quelli che non erano particolarmente interessati agli eventi dal vivo, hanno però partecipato ad eventi di questo tipo. Ciò in realtà è un segnale positivo, perché permette agli organizzatori e all’artista di raggiungere un maggior numero di persone, tant’è che anche nel futuro l’intenzione è quella di creare eventi che siano fruibili sia in loco che da casa.

Un esempio rappresentativo del successo di queste modalità è, ad esempio, l’ultima edizione del Lucca Festival che, incentrata su Puccini, ha attirato oltre 3 milioni di visualizzazioni dello streaming online. È ovvio che non basta mettere una telecamera davanti al palco e caricare su YouTube la diretta dell’evento, è importante quindi ripensare completamente l’organizzazione dei singoli eventi.

La realtà virtuale, un aiuto inaspettato

L’arte e la cultura sono da sempre i campi in cui la sperimentazione è essenziale, perché permette di scoprire nuovi metodi di creare, condividere e vivere l’arte stessa. In questo ambito la realtà virtuale è dalla nostra, perché non solo ci permette di vivere eventi a cui altrimenti non potremo mai partecipare, ma crea delle esperienze pensate appositamente per una fruizione da remoto.

Ci troviamo quindi ad avere la possibilità di vivere esperienze a cui, probabilmente, non avremmo mai potuto partecipare in carne ed ossa: dal famoso festival musicale di Glastonbury, che nella scorsa edizione si è ritagliato uno spazio online di condivisione di ricordi degli eventi passati, alla possibilità di assistere ad eventi creati ad hoc tramite spazi strutturati in modo da essere “fisicamente visitabili”.

Anche la moda si è trovata a doversi, inaspettatamente, appoggiare a modalità diverse, inventando vere e proprie passerelle in località di fascino che, proprio grazie alla digitalizzazione degli eventi e al basso numero di persone presenti, sono diventate disponibili.

Il cinema fuori dal cinema

Da tempo le piattaforme di streaming hanno preso prepotentemente piede, ma mentre prima erano per lo più focalizzate sulle serie TV, da qualche tempo il mercato del cinema ha invaso anche il mondo del piccolo schermo, in un modo tutto nuovo. Non è più infatti solo questione di attendere pazienti che un film uscito al cinema arrivi disponibile anche in televisione, ma c’è stata un’importante evoluzione anche in termini di modalità e tempi.

Dalle uscite in anteprima proprio nei canali streaming più famosi a vere e proprie trasmissioni di proiezioni cinematografiche che i cinema stessi decidono di proporre via internet. Ci troviamo quindi con la possibilità di vivere un’esperienza che si avvicina a quella che ci regala una proiezione dal vivo, quanto meno nel godere di un film in anteprima.

Insomma, le modalità in cui la digitalizzazione dell’arte può aiutare ad espanderne non solo l’utilizzo, ma anche il cosiddetto mercato, ossia fare in modo che sempre più persone possano, pur magari stando lontane, partecipare ad eventi specifici. Fondamentalmente l’arte è un bene di tutti e, poterle permettere di raggiungere ogni angolo del globo o, magari più in piccolo, della penisola, è sicuramente un vantaggio.

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