Aprono domani (venerdì 18 giugno) al pubblico le installazioni site-specific realizzate dagli artisti Gennifer Deri e Michele Pardini per il Palazzo della Cultura di Cardoso e per le Scuderie Granducali di Seravezza nell’ambito della rassegna “Con-Tatto – diciannove 96” promossa dall’associazione Alkedo d’intesa con i quattro Comuni della Versilia storica nel 25° anniversario dell’alluvione. L’apertura è fissata per le ore 18:00.

Due le opere presentate al Palazzo della Cultura di Cardoso: Fleeting Moment e For my Heart-h. La prima è pensata come un vero e proprio ambiente in cui lo spettatore si muove lungo un percorso obbligato. In un particolare gioco di rifrazioni e proiezioni l’osservatore percepisce l’enorme peso di un masso che sembra gravare dall’alto – il peso della tragedia – e, allo stesso tempo, subisce la fascinazione nel riscoprire la leggerezza della pietra, trasformata quasi in un diamante di speranza. Al pari della precedente, la seconda opera cala l’osservatore in una nuova realtà. L’ambiente allude a un cuore di terra, al cuore di ognuno, alla volontà di rimettersi in gioco e ricostruirsi. Perché l’alluvione generò anche un grande senso di solidarietà fra le persone. Lo spettatore entra in un paesaggio post-apocalittico. Le sensazioni sono quelle di una catastrofe, ma trasposte in una dimensione calda, piacevole: un cuore di terra. Le due installazioni all’interno del Palazzo dialogano con un intervento multimediale dal titolo Tomorrow never came. Relive for the instant dedicato alle persone che non sopravvissero alla tragedia e realizzato dai due artisti all’esterno dell’edificio, sulla parete di una vicina cava di pietra.

Suggestivo anche l’intervento artistico realizzato alle Scuderie Granducali di Seravezza. Il titolo dell’opera Land-Escape gioca con i concetti di “paesaggio” e di “fuga”. Un unico grande ambiente immersivo in cui l’illusione prospettica è resa reale dall’utilizzo di unico punto di fuga per tutte le stampe fotografiche applicate alle pareti e sul pavimento. L’osservatore si muove in una dimensione frammentata come fu il post-alluvione, continuando però a percepire sé stesso sempre all’interno dell’immagine.

Le due esposizioni si potranno visitare fino all’11 luglio, giorno in cui alle Scuderie Granducali è previsto il finissage dell’intero progetto, comprendente anche l’installazione inaugurata il 10 giugno scorso a Villa Bertelli di Forte dei Marmi e quella che si inaugura sabato 19 giugno alle 12 all’interno del Municipio di Pietrasanta.

Le quattro location sono state pensate come un’escalation emotiva crescente, in cui le installazioni site-specific, in maniera differente, permettono all’osservatore di immergersi nell’opera. Un processo secondo il quale lo spettatore è coautore con un ‘con-tatto’ che si fa sempre più profondo. Come sottolinea il curatore Lorenzo Belli: «L’intera rassegna è come una finestra temporale sulla tragedia disegnata dai due artisti per mezzo di nuovi media che, attraverso la disarticolazione delle immagini e del suono, interagiscono con l’osservatore trasportandolo in uno nuovo spazio-tempo. La loro ricerca è un vero atto poetico di rielaborazione che ci ricongiunge al passato interrogandoci sulla natura dell’uomo e sul rapporto di questo con l’ambiente».

«Venticinque anni fa la Versilia fu distrutta dalla furia dell’acqua e della terra, una ferita inguaribile nella mente», dichiara Serena Vincenti, assessore alla cultura del Comune di Stazzema. «La mostra “Con-tatto” vuol raccontare questo evento attraverso un diverso linguaggio dell’arte: emozionale, contemporaneo e d’impatto. Si percepisce come gli artisti, Gennifer Deri e Michele Pardini, sono emotivamente e passionalmente legati a questo passato, si legge nei loro volti e nelle loro opere. Raccontano una triste storia anche tramite le testimonianze che hanno raccolto, un grande lavoro di archiviazione e volontà per non dimenticare. Significativo che la mostra sia, in forme diverse, dislocata sul territorio dei comuni della Versilia Storica, diventando così un itinerario per conoscere il nostro territorio e che per l’occasione sia stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra i Comuni, firmato dai quattro sindaci. La mostra, per Stazzema, è anche un punto di ripartenza dopo la pandemia che ha sconvolto tutto il mondo. Proviamo a “rialzarci” come abbiamo fatto dopo il 19 giugno 1996. Anche il titolo della mostra ci dà questa speranza: Con-tatto».

«Abbiamo subito accolto con entusiasmo il progetto artistico di Gennifer e Michele», aggiunge l’assessore alla promozione e valorizzazione del territorio del Comune di Seravezza Giacomo Genovesi «perché non si limita a ricordare e fortificare il ricordo della tragedia vissuta, ma ci aiuta ad elaborare quella memoria e a farne un patrimonio culturale condiviso dalla comunità versiliese. Essere parte di questo progetto per Seravezza è motivo di orgoglio».

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