Festa grande a Ripa domenica 27 giugno per l’inaugurazione del nuovo oratorio della parrocchia di Sant’Antonio Abate, in piazza Europa. Un progetto che giunge a compimento grazie al lodevole e tenace impegno dal parroco don Roberto Buratti e di tutta la comunità paesana e che dota la popolosa frazione seravezzina di quel moderno e attrezzato centro polifunzionale di cui si avvertiva da tempo la necessità. L’inaugurazione è fissata per le ore 12:00 alla presenza dell’arcivescovo di Pisa monsignor Giovanni Paolo Benotto, del sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella e di altre autorità civili e religiose, rappresentanze di associazioni ed enti del comprensorio versiliese. L’evento sarà anticipato alle 8:30 da una “Camminata del Pellegrino” che condurrà i partecipanti da Ripa a Seravezza (e ritorno) attraverso un percorso panoramico, a cura dall’Associazione Amici della Francigena (partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria entro il 25 giugno telefonando al 349 8814734 oppure al 338 1681591).

L’oratorio sorge a margine di piazza Europa, a fianco della chiesa e della casa parrocchiale. Si eleva su tre piani ed ha una superficie complessiva di circa 700 metri quadrati. L’opera è costata circa 1,2 milioni di euro. La Conferenza Episcopale Italiana ha contribuito con un finanziamento a fondo perduto di 560 mila euro. L’importo restante è stato coperto con somme già nella disponibilità della parrocchia, con la contrazione di un mutuo e la raccolta di donazioni private. L’oratorio sarà un utile punto di riferimento per le molte attività parrocchiali e dell’Unità pastorale di Ripa-Vallecchia-Strettoia così come per le iniziative pubbliche e associative del paese. «Il piano seminterrato sarà destinato per gran parte alle attività caritative della San Vincenzo de’ Paoli, che a Ripa ha una delegazione molto attiva, ed ospiterà un magazzino», spiega don Roberto. «Al piano terra, affacciata direttamente sulla piazza, abbiamo invece una sala polivalente di circa 150 metri quadrati, dotata di moderne strumentazioni e adatta ai più svariati impieghi: attività ricreative e di socializzazione, giochi, incontri, riunioni, conferenze, dibattiti. La sala può comodamente ospitare circa 90 persone ed è priva di barriere architettoniche, come del resto tutto l’edificio, dotato anche di un ascensore e di due impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e acqua calda. Al piano superiore abbiamo ricavato alcune stanze da destinare al catechismo, a piccole riunioni e attività di studio. L’edificio è stato realizzato secondo i più attuali standard costruttivi. A livello di cantiere mancano solo alcune piccole rifiniture che concluderemo nell’arco di una trentina di giorni».

L’iniziativa per la costruzione del nuovo oratorio di Ripa nasce nel 2006, un anno dopo l’insediamento di don Roberto. «Ho subito accolto con favore la proposta dei parrocchiani e siamo partiti subito, incontrando però alcune difficoltà burocratiche legate addirittura ai titoli di proprietà dei beni, che nel dopoguerra – dopo la totale distruzione del paese – erano stati espropriati dalle autorità pubbliche. Poi è stata la volta della progettazione e dell’iter urbanistico, dell’appalto delle opere e della loro esecuzione. La strada è stata lunga strada e accidentata, ma la comunità ha risposto benissimo, non facendo mai mancare il proprio sostegno con grande slancio e generosità. Faccio un esempio: non più tardi di lunedì scorso, in occasione della fiera di San Luigi, alcune persone si sono mobilitate spontaneamente per raccogliere fondi a favore del progetto e a fine giornata ci hanno consegnato la significativa somma di mille euro. Troveremo il modo e il tempo per ringraziare tutti coloro che si sono spesi per la causa, come ad esempio le imprese locali che hanno fornito gratuitamente i marmi, ma intanto desidero esprimere la mia riconoscenza personale e quella della comunità di Ripa all’arcivescovo monsignor Giovanni Paolo Benotto, per aver subito accolto e sostenuto l’idea, e alla CEI per il generoso contributo erogato».

Per la sua vicinanza al tracciato della Via Francigena l’oratorio di Sant’Antonio Abate diventerà senz’altro un punto di riferimento per i pellegrini che si recano a Roma così come per i viandanti e i viaggiatori che scelgono l’itinerario per visitare i territori attraversati dalla Francigena. «È per questa ragione e in questa ottica di valorizzazione culturale e turistica dei luoghi che offriamo il nostro sostegno a don Roberto», dice l’assessore alla promozione e valorizzazione del territorio Giacomo Genovesi. «Ed è per questo», aggiunge la delegata allo sport Francesca Bonin «che in occasione dell’inaugurazione abbiamo pensato di organizzare un camminata che ci porti alla scoperta di un itinerario inusuale e poco battuto fra Ripa e Seravezza, tra boschi e zone panoramiche. Colgo l’occasione per ringraziare l’Associazione Amici della Francigena per il supporto che ci hanno dato in questa occasione, così come in altre precedenti, e per il prezioso lavoro di promozione che svolgono a favore del nostro territorio».

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