Il Partito Democratico ha riunito l’assemblea degli iscritti in vista dell’avvio della campagna elettorale e della formazione di una larga coalizione di governo.

È emersa forte, perché è forte nella società civile, l’esigenza che presto sia offerta all’opinione pubblica una proposta all’altezza delle aspettative dei cittadini sgomenti dopo due anni di distruzione del comune.
Proposta che, dopo un mese e mezzo dalla cacciata di Coluccini, non potrà tardare oltre la prossima settimana. Lo impongono i tempi del procedimento elettorale ma soprattutto le aspettative delle persone che guardano a noi come alla parte affidabile che può dare risposte concrete e immediate.

Lo impone la gravità dei problemi. Lo impone la necessità di far partecipare effettivamente la società civile ad un percorso che deve vedere mobilitare le migliori energie del comune, senza pregiudizi, energie che non è pensabile andare a cercare a pochi giorni dal voto, ma rese protagoniste da subito. 

Per quanto riguarda la scelta del candidato sindaco noi ci siamo detti aperti a valutare anche soluzioni civiche purché non vi siano preclusioni su possibili candidature espressione della politica e in particolare di chi in questi anni ha condotto un’opposizione vincente e convincente. Un’opposizione che ha prodotto atti, proposte e approfondimenti sui temi che da ottobre dovranno essere affrontati subito dalla nuova amministrazione e che costituiscono il nucleo già fatto di un programma di governo da sviluppare attraverso il confronto su grandi temi del territorio: un programma che dia soluzioni per l’immediato e prospettive ad un comune povero che deve immaginare il suo sviluppo nei prossimi decenni.

Per valutare eventuali candidature che non abbiano provenienza politica però serve che escano dei nomi su cui fare delle valutazioni ed è quello che abbiamo chiesto a chi ha proposto quella soluzione.Se vi sono impostazioni diverse o divergenze il modo di comporle non è un candidato civico scelto dalle segreterie perché di civico avrebbe ben poco. Se su questo aspetto non c’è accordo la soluzione è una sola: un percorso partecipativo, si chiamino primarie o come si vuole, per far decidere alle cittadine e ai cittadini fra diverse proposte civiche e politiche.

Ci vorrà una miscela fatta di esperienza e di forte rinnovamento, un rinnovamento che può esserci solo se si dà modo alla cosidetta società civile, chi lo vorrà, di mettersi in gioco all’interno di spazi e di liste, che raccolgano le diverse sensibilità presenti nella comunità massarosese, in un’ottica di inclusione. Per questo motivo non crediamo che una sola lista civica che nasca tra l’altro da due esperienze esistenti fortemente connotate, utile sicuramente nel caso in cui si intraprenda un percorso comune, sia sufficiente.Gli incontri proseguiranno anche nei prossimi giorni e il Partito Democratico procederà come ha fatto in questo mese e mezzo con serietà, prendendo in considerazione ogni aspetto, ascoltando tutti, ma sapendo che non possiamo andare avanti all’infinito perché non si può.

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