E’ partita con il piede giusto, nonostante la concomitanza con la finale degli Europei di calcio, l’edizione 2021 di “Musica e parole”, che ha proposto sul palcoscenico della Versiliana una star della canzone internazionale come Ivana Spagna e il giovane Thomas, performer ventunenne con grinta da vendere.

Franca Dini e Dario Salvatori

In apertura di serata ha riassunto bene la situazione Franca Dini, produttrice dell’affermato show: “Metà del mio cuore – ha detto – è con la squadra azzurra; l’altra metà è qui su questo palco”. E si può dire che se l’Italia si è imposta in un match difficilissimo, anche “Musica e parole” ha vinto la sua partita, offrendo una serata di musica di qualità a un pubblico non particolarmente numeroso, ma attento ed entusiasta.

Condotto dall’impeccabile Dario Salvatori, lo show si è aperto con l’esibizione di Thomas, sostenuto da un festoso tifo femminile. Il giovane interprete ha dato una dimostrazione della sua bravura: canta, balla accompagnato da due boys, scrive, suona la chitarra. Ha cantato brani del suo repertorio e una celebre cover di Stevie Wonder, “Isn’t She Lovely”. Tra i pezzi eseguiti, “Portami via”, “Contro verso” e “Ne80”, per un finale trascinante e pieno di ritmo.

Poi il palcoscenico è stato tutto di Ivana Spagna. Biondissima, mise all black, ha subito scaldato la platea con “E io penso a te”, hit sanremese del 1996. Quindi “Il cerchio della vita” (dal “Re leone”), “Nessuno è come te” (arrangiamento strepitoso), “Davanti agli occhi miei” (ricca di riferimenti agli affetti privati della cantante), “Gente come noi”, grande successo del Festival di Sanremo 1995, prima canzone scritta in italiano: “Non è stato facile, perché mi sentivo protetta quando cantavo in inglese”.  E ancora, la sua versione di un potente classico degli anni ’70, “Have You ever Seen the Rain?”, dei Creedence Clearwater Revival.


Tra un’esecuzione e l’altra c’è stato il tempo per chiacchierare con l’informatissimo Dario Salvatori: gli inizi nelle discoteche, il successo nella disco music internazionale, con brani costruiti insieme al fratello Theo in una sala d’incisione ricavata in un vecchio fienile. La svolta melodica, avvenuta nel 1994, quando Elton John sceglie la sua voce per interpretare la versione italiana di “Circle of Life”

Ma Spagna non rinnega certo gli inizi legati alla disco music, quando nel 1987 scalò le classifiche internazionali, superando interpreti come Madonna o Prince. Il finale, ad alto tasso di energia, è infatti dedicato alle hit tutte da ballare come “Easy Lady”, “Call Me” e “The Rhytm of the Night”, quest’ultimo un pezzo preso a “prestito” da Corona. In conclusione pubblico in piedi a battere il tempo con le mani.

Appuntamento al 6 agosto con Rita Pavone e l’opening affidato al giovane Manuel Aspidi.

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