Dopo il successo de “Il berretto a sonagli” e “Il fu Mattia Pascal” la prosa torna protagonista alla Versiliana con una tra le più celebri commedie di Luigi Pirandello. Sabato 21 agosto alle 21.30, sarà infatti in scena “L’uomo, la bestia e la virtù” , apologo in tre atti dai torni farseschi e scollacciati, spettacolo divertente e contemporaneo, feroce e cinico che conclude la trilogia pirandelliana confezionata dal consulente artistico della Fondazione Versiliana Massimo Martini per la 42° edizione del Festival di Marina di Pietrasanta.

L’uomo, la bestia e la virtù”, che proprio nel 2019 ha festeggiato i cento anni dalla prima rappresentazione e che sarà in scena sul palco del Teatro all’aperto della Versiliana , vedrà come protagonista il David di Donatello Giorgio Colangeli nei panni del “trasparente” professor Paolino nella rilettura registica di Giancarlo Nicoletti. Co-protagonista nel ruolo del Capitano Perella uno straordinario e poliedrico Vincenzo De Michele; al loro fianco Valentina Perrella, pronta a calarsi nelle vesti della “virtuosa” signora Perella. E ancora, Cristina Todaro, Alessandro Giova, Alex Angelini, Alessandro Solombrino e Giacomo Costa, a completare il validissimo cast di una rilettura fortemente contemporanea e concreta dell’universo pirandelliano, fuori dal “pirandellismo” di maniera, nel tentativo di riportare la poetica dell’autore Premio Nobel a un universo essenziale, umano, comico e tragico al tempo stesso. E nuovamente attuale. 

Il “trasparente” signor Paolino, professore privato, ha una doppia vita: è l’amante della signora Perella, moglie trascurata di un capitano di mare che torna raramente a casa, ha un’altra donna a Napoli ed evita di avere rapporti fisici con la moglie, usando ogni pretesto. La tresca potrebbe durare a lungo e indisturbata ma, inaspettatamente, la signora Perella rimane incinta del professore. Paolino è costretto dunque ad adoperarsi per gettare la sua amante fra le braccia del marito, studiando tutti i possibili espedienti. Il caso è drammatico, perché il Capitano Perella si fermerà in casa una sola notte e poi resterà lontano almeno altri due mesi. Paolino dovrà allora ingegnarsi per salvare la propria dignità e quella della signora Perella, a qualsiasi costo, per obbligarne il marito ai doveri coniugali e far passare suo figlio per figlio legittimo del Capitano Perella e della moglie.

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