La campagna elettorale, il confronto politico entra nel vivo e il clima si scalda in attesa delle elezioni del 3 e 4 ottobre prossimo.
In risposta ad un volantino inviato nella frazione di Quiesa dove l’Ex sindaco Coluccini sostiene che l’avvio dei lavori e solo merito suo, non si e fatta attendere la risposta di Marzia Lucchesi una delle attiviste più preparate sull’argomento.

In questi giorni Coluccini ha inviato a Quiesa un volantino dove dice che i lavori alla scuola sono merito suo dopo che per due anni, fatti di scontri incomprensibili e inutili, è stato solo recato disagio alle famiglie e agli alunni.

L’ex sindaco e candidato alle prossime elezioni pensa che inviando nella frazione un volantino che elenca la cronologia di azioni ordinarie e normali per una qualsiasi amministrazione possa di convincere i cittadini che la colpa è sempre di qualcun’altro. La realtà è ben diversa, sostiene Marzia Lucchesi: la responsabilità dei ritardi è solo sua e l’impressione di molti è che lui quella scuola non la volesse riaprire.

Una lotta durata due anni da parte dei cittadini e del comitato nato nella frazione contro un Sindaco molto più concentrato a dare colpe e responsabilità che non al bene della comunità che amministrava.

Ora siamo di nuovo in campagna elettorale e chi non ha ascoltato prima, crede di poter dare un colpo di spugna facendo dimenticare alla gente il clima di odio e di ostruzionismo che ha creato e condotto durante la sua amministrazione.

Le cose fatte, gli iter intrapresi non sono eventi straordinari come vuol far credere, ma l’ordinarietà dell’azione amministrativa resa possibile solo dalle pressioni delle forze politiche dell’allora maggioranza – Forza Italia e Lega–, dell’ex sindaco Fabrizio Larini, della minoranza e soprattutto del comitato del quale anche io faccio parte come molte altre persone al di l di ogni credo politico.
Nel caso di Quiesa, come per altri, il muro contro muro era la sola risposta del Sindaco, fino però alla capitolazione per evitare che quello che è successo a giugno 2021 non accadesse mesi prima perdendo in anticipo la sua maggioranza.

Due anni persi, dove di fronte ad una progettazione già prevista e in grado di partire già nel 2019, si è voluto dare una nuova progettazione il cui avvio è stato dato solo in luglio 2021 dal Commissario prefettizio. 

Si è rischiato di perdere 760.000 euro di finanziamenti nonostante il via libera di Fondazione e Regione e se non fossero state date al Comune le proroghe per l’emergenza Covid. Il tutto per le prese di posizione di una sola persona.

Anche parlando di progetto bocciato, si cerca di nascondere il proprio immobilismo: nessuna amministrazione del mondo e nessun progettista si sarebbe fermato perché la soprintendenza dice che va modificata l’apertura delle finestre. Il progetto sarebbe stato modificato e ripresentato, continua Marzia Lucchesi.

La verità che nessuno deve provare, caro Coluccini è che quella scuola non la volevi rimettere a posto. In contrasto a questa decisione si è dimesso anche l’assessore alla scuola. Hai litigato con tutti: con la politica, con l’assessore regionale, con i cittadini per non realizzare la scuola di quiesa e ora ci racconti che la colpa è sempre di un altro.

La verità che nessuno deve provare e che la pratica è andata avanti perché la tua maggioranza non ti avrebbe seguito e perché Quiesa è insorta.

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