Creare occupazione è una delle sfide più grandi e difficili  da affrontare. Una sfida che coinvolge inevitabilmente anche il Comune, in quanto incide direttamente e indirettamente con le proprie scelte politiche sulla capacità di un territorio di essere attrattivo dei confronti delle imprese e del turismo e quindi di creare occasioni di lavoro.

Le piccole e medie imprese sono il motore dell’economia locale, perché lavorano e danno lavoro, da esse dipende il benessere di diversi nuclei familiari di Massarosa, oltre a svolgere un ruolo fondamentale di presidio della comunità. Il Comune deve sostenere queste aziende, spesso in sofferenza, con un efficiente sistema dei servizi, con la semplificazione amministrativa e l’innovazione digitale e con l’informazione e l’assistenza sui bandi per attrarre sul territorio nuove risorse in grado di generare investimenti, ma anche con le infrastrutture viarie e digitali, con le politiche per la famiglia e i servizi per l’infanzia che garantiscono alle donne la possibilità di lavorare.

Per dare risposte efficaci al problema dell’occupazione è quindi importante rafforzare la sinergia tra Comune, imprese e sistema bancario, ma anche tra imprese e mondo della formazione attraverso le politiche di valorizzazione delle competenze, a partire dai giovani. Con i Centri per l’impiego, in collaborazione con la Regione e le agenzie, ci impegneremo nella promozione di un parco progetti creando nuove opportunità formative e di lavoro. Il Comune potrà sostenere l’imprenditoria giovanile fornendo spazi di co-working e riorganizzando l’Urp come supporto alle politiche attive del lavoro, favorendo l’incontro tra domanda e offerta, e collegandosi con le azioni della Regione per lo sportello Informagiovani. A questi si aggiungono i progetti per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con diverse abilità o con problemi economici e sociali. Una delle nostre proposte è quella di studiare una micro-impresa per la nascita di una Cittadella del Riuso e delle Idee, in collaborazione con le associazioni del territorio zonale e con Caritas Diocesana, per un riuso di tutto quello che potrebbe essere recuperato e per una inclusione lavoro di soggetti svantaggiati.

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