“Il nostro è un territorio con diverse sfaccettature. Anche per questo la mia azione amministrativa avrà un occhio di riguardo verso le persone più fragili e in difficoltà: rispetto della persona, inclusione sociale e scolastica sanno le parole d’ordine”. Lo afferma il candidato sindaco civico del centrodestra Carlo Bigongiari che al tema del sociale e della scuola ha riservato una parte importante del programma elettorale e di mandato. 

Sull’argomento interviene anche Deborah Bacci, 51 anni, dipendente comunale, insegnante, ex presidente della commissione pari opportunità e candidata al consiglio comunale per la Lega. “ Sono convinta – spiega – che Carlo Bigongiari abbia la capacità di concretizzare le nostre idee. Questi sono i motivi per cui ho deciso di mettere la mia esperienza, i miei ideali e le mie competenze a disposizione delle mie concittadine e concittadini. Insieme troveremo le possibili soluzioni in questo momento così complesso, per gestire questo importante e delicato passaggio, momento di crescita e di cambiamento. I temi del sociale e dell’educazione – spiega Bacci – devono guidare il vivere quotidiano: dobbiamo promuovere il fiorire della cultura del sociale e dell’inclusione, dell’educazione alla convivenza ed al rispetto per se stessi e degli altri, privilegiando l’altro con le sue differenze all’interno della società, per promuovere una vita di relazioni”.

Per Deborah Bacci, residente a Bozzano, moglie e madre di due figli e da agosto scorso anche nonna, è fondamentale che la scuola cambi dimensione. “Troppo piccoli – dice – gli spazi per accogliere i bambini/e e le ragazze/i. Bisogna spingere come amministrazione perché questo aspetto possa essere modificato. Inoltre sarà fondamentale intercettare tutti i fondi regionali, ministeriali o europei che vadano in questo senso, per effettuare adeguamenti e ristrutturazioni delle classi e dei plessi”. Un cambiamento che deve passare per “un cambio di prospettiva: va diffuso il senso di paese, di comunità: non dobbiamo rinchiuderci nelle frazioni, ma allargare l’orizzonte”.

A medio lungo termine Bacci propone inoltre di “costruire poli scolastici attrezzati, compatibili e ecosostenibili. Da parte di tutte le istituzioni è necessario rivedere e riorganizzare l’approccio educativo didattico, comprendendo la globalità dell’individuo, l’unicità del gruppo. Questo è il momento del cambiamento:  abbiamo necessità di  percorsi di sensibilizzazione rivolto ai bambini e agli adolescenti i quali, come futuri cittadini di domani, devono poter sviluppare, in un ambiente sereno, la consapevolezza dell’esistenza dell’altro, con le sue idee, opinioni e differenze. Abbiamo bisogno quindi di gesti concreti per diffondere consapevolezza con impegno quotidiano: torniamo a fare, per costruire un futuro insieme”, conclude Deborah Bacci.

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