Le sculture restaurate “Propulsione” di Franco Miozzo e “Arlecchino” di Joseph Sheppard sono tornate a casa. Le due opere sono state ricollocate nella nuova Piazza Carducci sotto lo sguardo di turisti e curiosi. Diventate un simbolo di Porta a Pisa (o Porta Pisana), le due sculture in bronzo sono state collocate nelle nuove posizioni non molto distanti da quella originale a cui eravamo abituati. Il restauro è stato eseguito a titolo gratuito dalla Fonderia Del Chiaro. Entrambe fanno parte del Parco Internazionale della Scultura Contemporanea.

Il restauro delle due opere rientra in un più ampio progetto di conservazione del patrimonio artistico cittadino voluto dall’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti che in meno di un triennio ha permesso di intervenire su “Peace Frame” di Nall, “I Tre pugni di Cortina”, “L’Adoratrice del Sole” di Maria Gamundi e “Torso 175” di Roberto Santo. Tra le opere restaurate ci sono il “Prometeo” di Alessandro Tagliolini a Motrone e la “Donna” di Costantino Nivola nella piazzetta Sant’Antonio, “Double Epée” di Sophia Vari – che ne ha commissionato il restauro – che è stata ulteriormente valorizzata al centro nuova rotonda all’ex Pesa (precedentemente era posizionata all’intersezione tra via Marconi e via Avis Donatori), “Sfinge e Colomba” di Alba Gonzales tra la via Capriglia/Piazza Statuto – restauro a cura dell’artista – e “Scultura n.17” di Giovanni Da Monreale restaurate a seguito atti di vandalismo dagli autori e dagli artigiani locali.

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