Così dichiara Alberto Pardini:

Lo sviluppo socio economico di Viareggio è legato in modo importante alle nuove previsioni urbanistiche del porto che da troppo tempo attendono di essere applicate, un ritardo che blocca investimenti e miglioramenti penalizzando il comparto economico portuale e di conseguenza tutta la Città. Una via d’uscita purtroppo sembra lontana perché il porto oggi, come prima è stato con il Parco naturale, pare essere diventato il tavolo su cui si consuma un braccio di ferro interno al PD e al centrosinistra tra il Sindaco Del Ghingaro e la Regione Toscana. E’ infatti risaputo che la bozza di piano regolatore portuale – al contrario di quanto sostenuto da qualcuno – esiste, essendo stata presentata pubblicamente circa due anni fa, così come tutti sanno che la normativa regionale sull’Autorità portuale prevede – per quanto concerne la nomina del nuovo segretario generale – un’intesa tra il Sindaco di Viareggio e Presidente della Regione.

Sulla base di queste due constatazioni, che non possono essere messe in dubbio, possiamo dire che il Sindaco ha a sua disposizione la bozza del Piano regolatore portuale, redatto dall’Autorità Portuale di concerto con i tanti operatori del porto, che deve essere quindi solo adottato e approvato, previo accordo di pianificazione. Basterebbe quindi aprire i cassetti, recuperare il progetto, sedersi intorno ad un tavolo per eventuali modifiche o integrazioni ed iniziare l’iter di approvazione.

Lo stesso vale per la nomina del segretario generale: basterebbe che i due esponenti del centrosinistra, Sindaco e Presidente di Regione, Del Ghingaro e Giani, si trovino d’accordo su un tecnico esperto di questioni portuali – e non altre figure – così come specificato dalla normativa regionale. Intanto la Regione si è trovata costretta a prolungare il commissariamento e il porto continua a convivere – ed essere limitato –dai soliti problemi irrisolti, a partire dall’insabbiamento.

Tutto è inspiegabilmente fermo e le domande sorgono spontanee: perché? Quanto peso hanno le ambizioni di Del Ghingaro e i rapporti interni al centrosinistra, in particolar modo con il Governatore Giani e l’Assessore alle infrastrutture, il lucchese Baccelli, con questa situazione di stallo? Possiamo escludere che l’impuntarsi del Sindaco – film peraltro già visto con la Presidenza del Parco e l’uscita di Viareggio dallo stesso – sia legato ad altre dinamiche di natura meramente politica e personalistica?

L’impressione, e confidiamo che sia sbagliata, è che lo sviluppo di Viareggio e del suo porto siano secondarie rispetto a questioni politiche di altra natura, che ci sembrano invece avere carattere predominante sia a livello comunale che regionale. Sicuramente è fantapolitica e altrettanto sicuramente il Sindaco ha a cuore lo sviluppo di Viareggio e del suo porto, indipendentemente da dinamiche politiche esterne – come ad esempio la questione delle prossime elezioni amministrative di Lucca – per questo chiediamo a Del Ghingaro di attuare quanto prima due importanti iniziative istituzionali: incontrarsi con il Presidente Giani e decidere la nomina del segretario generale dell’Autorità portuale, e per questo accordo crediamo sia sufficiente valutare una rosa di nomi di tecnici esperti, come previsto dalla legge regionale, e recuperare la bozza di piano regolatore portuale, portarla in consiglio comunale evidenziandone le eventuali criticità ed iniziare subito l’iter di approvazione.

Il porto di Viareggio e le realtà economiche che lo vivono quotidianamente non possono essere ulteriormente ostaggio della politica, la bozza di Piano c’è e va portata avanti per dare il via a progetti e investimenti, dando davvero un volto nuovo e funzionale al nostro porto, cosa ben diversa da spot elettorali come fantomatici rendering e qualche asse di legno sostituita qua e là .

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