Il riconoscimento dell’indennità di disagio ambientale (I.D.A.) a favore dei Comuni che ospitano impianti che trattano rifiuti è un tema nazionale ma nello specifico è una questione che riguarda il territorio del comune di Massarosa sede dell’impianto di Pioppogatto.

La presenza di questi impianti, siano essi inceneritori o altre strutture per la gestione dei rifiuti, come, nel nostro caso, gli impianti di selezione e compostaggio, determina infatti una serie di impatti su diverse matrici ambientali nel Comune sede dell’impianto da tenere ovviamente in considerazione.

“Nel 2017/2018, in accordo con ATO Toscana Costa – dichiara il vicesindaco e assessore alle società partecipate Damasco Rosi – avevamo già lavorato ad una bozza di delibera da portare all’approvazione dell’assemblea nella quale si specificavano forme, modi e importi di riconoscimento anche ai comuni dove insistono impianti di trattamento meccanico biologico o simili di un indennizzo per le ricadute e l’impatto che tali strutture provocano sui territori ospitanti, come Massarosa. Tuttavia la legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020) è intervenuta sulla legge relativa al citato tributo speciale, stabilendo che una quota parte del gettito è destinata solo ai comuni ove sono ubicati le discariche o gli impianti di incenerimento senza recupero energetico – ma non a quelli sede di altri tipi di impianti – interessati dal disagio provocato dalla presenza della discarica o dell’impianto, specificando che spetta poi alla Regione stabilire con legge “le modalità di ripartizione della quota spettante ai comuni, sulla base di alcuni criteri: caratteristiche socio-economico-ambientali dei territori interessati, superficie dei comuni interessati, popolazione residente nell’area interessata e sistema di viabilità asservita.

“Rimane quindi sul tavolo – prosegue Rosi – la necessità di disciplinare la possibilità di estendere tale indennità di disagio ambientale anche ai Comuni sede di altri tipi di impianto, rispetto a quelli di incenerimento e discariche, quali, ad esempio, gli impianti di selezione e compostaggio o simili, come appunto quello di Pioppogatto e comunque gli impianti che hanno ricadute ambientali dirette ed indirette sui territori”.


“Per la nostra comunità – aggiunge la sindaca Simona Barsotti – sarebbe fondamentale poter ottenere un simile ristoro, per poter fare interventi di miglioramento ambientale, manutenzione delle infrastrutture e mitigazione dei costi della TARI per cittadini ed imprese”.


“In questi giorni – concludono Barsotti e Rosi – ci siamo riattivati affinché il Parlamento intervenga in tal senso procedendo ad una modifica normativa per sbloccare questa situazione. Crediamo fermamente che un simile riconoscimento, sia anche un incentivo alla riduzione dei rifiuti, oltre che un giusto ristoro per il comune di Massarosa che negli anni scorsi, tra le altre cose, ha investito risorse per migliorare la viabilità di accesso all’impianto, per non parlare del carico ambientale e veicolare che subisce quotidianamente”.

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