“Se aveste partecipato ad un concorso, per il quale esiste un bando che indica data e ora della scadenza della domanda, e poi veniste a sapere che sono state accolte domande presentate a termine scaduto, cosa direste?”. Lo chiedono Marzia Lucchesi e Pietro Bertolaccini, consiglieri comunali della lista Per Massarosa, riferendosi a quanto accaduto in municipio a Massarosa per quanto riguarda l’elezione dei membri dei comitati di rappresentanza locale e in replica alla sterile polemica del consigliere Coluccini (Civica Massarosa) e della consigliera Dell’Innocenti (Fratelli d’Italia)

“Coluccini sostiene – scrivono Lucchesi e Bertolaccini – dando la responsabilità a tutto il consiglio comunale, che i nominativi fatti da lui sono stati esclusi dalle nomine. Dovrebbe invece fare mea culpa e spiegare a quelle persone che gli avevano dato disponibilità il perché non ha presentato le candidature nei modi e nei tempi stabiliti dall’avviso pubblico”. Infatti per entrare a far parte dei comitati di rappresentanza locale il bando era chiaro: candidature e curriculum da inviare entro le 12 del 15 gennaio, per pec o direttamente al protocollo. Cosa che è stata fatta da tutti i gruppi consiliari, in rispetto delle regole, sia di maggioranza che di minoranza. Eccetto Coluccini. “Ora pretende di escludere persone che hanno seguito le regole – scrivono Lucchesi e Bertolaccini – per inserirne altre fuori dalle stesse. Per noi non è una questione di nominativi, ma di regole, che a quanto capiamo vorrebbero essere disattese. La cosa ci meraviglia: un ex sindaco dovrebbe mettere leggi e regolamenti al primo posto a garanzia di tutti i cittadini”. 

“Coluccini – ricordano i due esponenti di Per Massarosa – è il sindaco che ha eliminato dopo tanti anni i comitati di rappresentanza locale e ora fa una battaglia strumentale contro tutto e tutti, permettendosi di mettere in dubbio la buona fede, il rispetto delle regole, ma soprattutto l’integrità e le capacità degli altri. Così come voleva far uscire Massarosa dall’Unione dei Comuni e ora spinge per andarci come rappresentante. Se c’è qualcuno con il quale il consigliere comunale Coluccini se la deve prendere è sé stesso, che con il suo agire ha impedito a persone che avrebbero voluto impegnarsi di poterlo fare”.

Infine, Bertolaccini e Lucchesi fanno notare che “se avesse partecipato alla riunione, invece di abbandonare i lavori, avrebbe capito che alcuni dei nominativi da lui proposti erano già stati inseriti, perché presentati nei modi e nei termini giusti da altri. E dovrebbe sapere che in sede di consiglio comunale, come prevede il regolamento, altri nominativi saranno comunque inseriti. I metodi utilizzati da Coluccini non possono essere accolti: si deve rendere conto che le regole e i regolamenti vanno rispettati da tutti e che le istituzioni per prime devono dare l’esempio. Parlare di farsa, quando si parla invece di pieno rispetto dei regolamenti, fa intendere il modo che certi personaggi hanno di intendere la politica e i ruoli pubblici”.

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