La Casa delle Donne di Viareggio rende noto che grazie al contributo della Fondazione della Banca del Monte è stato possibile realizzare un progetto di inserimento lavorativo per una donna che ha concluso il suo percorso di fuoriuscita dalla violenza. 

Il progetto ,denominato “Ricomincio da me” , ha consentito l’inserimento lavorativo di questa donna all’interno di una azienda per la durata di quattro mesi in modo da accompagnarla nei primi passi verso un altro percorso : quello che porta al raggiungimento dell’indipendenza economica. 

Per la case delle donne “l’’importanza e la necessarietà di un progetto simile risiedono nel sostegno e nel supporto alle donne fuoriuscite da un percorso di violenza nella ricerca e nell’orientamento di un percorso professionale. Secondo il rapporto sulla violenza di genere in Toscana ,realizzato dall’osservatorio sociale regionale in Toscana, l’instabilità economica è un elemento frenante per decidere di uscire da una relazione violenta. A prescindere dal livello culturale e dal benessere del nucleo familiare l’autonomia economica rappresenta una forte discriminante.  Per uscire da un contesto di violenza il fattore “autonomia lavorativa” è perciò fondamentale perché mette la donna in condizione di essere autonoma economicamente permettendole di raggiungere anche l’autonomia abitativa,  condizione ancora più importante per la donna che termina il proprio percorso trovandosi ad uscire da una casa rifugio ad indirizzo segreto”. 

“Obiettivo di questo progetto virtuoso e fondamentale – prosegue la nota – è di fornire alla donna un’autonomia lavorativa che le consenta indipendenza . Purtroppo i dati relativi all’occupazione femminile in Italia sono molto preoccupanti: infatti il 45% delle donne italiane ed il 65% di quelle straniere non ha un’occupazione stabile.  La Casa delle Donne di Viareggio auspica lo svolgimento di numerosi altri progetti così fondamentali e di cui a beneficiarne ,è importante sottolinearlo, non sono soltanto le donne ma anche le loro figlie ed i loro figli minori ed a cascata l’intera comunità”. 

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