Al via oggi in tribunale a Lucca il processo che vede imputati due militanti della sinistra antagonista di Viareggio , accusati di aver contestato con modi violenti Matteo Salvini, nel maggio 2015, quando nel corso di un comizio elettorale a Viareggio fu danneggiata l’auto del leader della Lega.
Ai due imputati giunge la solidarietà di diverse associazioni di Viareggio: “Dopo una assoluzione in forma piena in un primo processo, e dopo la bizzarra riapertura delle indagini prosegue quella che, per noi, è solo un’azione repressiva”, scrivono in una nota congiunta Cantiere Sociale Versiliese, Non una di Meno Viareggio, Repubblica Viareggina, Cobas Versilia, Dada Boom, Laboratorio Contro la Repressione, Sacko, Dada Viruz Project, Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare e Asia Usb. “I reati – aggiungono – sono pretestuosi e non poggiano su niente di concreto. Un processo che costa soldi all’intera comunità e che fa perdere tempo alla giustizia solo per rispondere alla voglia di vendetta dei leghisti locali. La contestazione a Salvini fu una contestazione di popolo genuina, che noi rivendichiamo in pieno. Ai due imputati va la nostra piena e convinta solidarietà”.
Si tratta del processo bis: la Cassazione ha infatti accolto il ricorso della Procura di Lucca contro una prima sentenza del tribunale di Lucca che aveva chiuso il caso.