Demyan e Chorniy. 13 e 14 anni. Dall’Ucraina all’abbraccio di Pietrasanta e del Pietrasanta Calcio.

Ha risposto subito, la società biancoazzurra, all’appello del Coni che invitava federazioni e team di tutta Italia ad accogliere i giovani e i giovanissimi profughi in fuga dalla guerra. “Ma quello che mi rende ancora più orgoglioso – ha sottolineato l’assessore allo sportAndrea Cosci – è che appena il presidente della nostra Consulta, Alberto Frugoli, ha trasmesso questo invito, nonostante le difficoltà che lo sport locale ancora fatica a smaltire dall’emergenza sanitaria, le società di Pietrasanta non hanno esitato a offrire la propria disponibilità per coinvolgere i piccoli rifugiati”.

“Siamo costantemente in contatto con la sezione provinciale del Coni – ha aggiunto lo stesso Frugoli – per avere una definizione più puntuale possibile di tutte le procedure burocratiche legate all’accoglienza di questi bambini e facilitare, così, il percorso delle nostre società che tanta generosità hanno mostrato, anche in questa occasione”.

Chorniy è in attesa di trasferirsi in Spagna, a Valencia: la squadra locale, infatti, è affiliata a quella ucraina nella quale giocava già il bambino. Demyan, grazie all’intervento della Figc, potrà essere tesserato con il Pietrasanta e partecipare al campionato di categoria.

“Mi ha impressionato – ha raccontato il vice presidente del PietrasantaAndrea Galeotti – l’immediatezza e la reciprocità del rapporto che si è stretto fra i due bambini ucraini e i giovanissimi tesserati della nostra società. Da perfetti sconosciuti, non hanno esitato un attimo ad abbracciarsi, correre fianco a fianco e condividere giochi e spazi. Una grande lezione per tutti noi”.

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