Murzi: “Strumento di sviluppo e tutela del territorio”

Adottato, a maggioranza, in consiglio comunale il piano operativo del comune di Forte dei Marmi, strumento fondamentale di tutela e programmazione del territorio per i prossimi anni che disciplinerà le norme edilizie, le trasformazioni, il piano arenili, il piano delle funzioni e quello degli alberghi. Un piano volto alla tutela massima del verde, senza penalizzare l’edilizia, ma puntando sulla ecosostenibilità e sulla tutela delle zone paesaggisticamente più importanti del paese. Nel piano non c’è alcuna previsione di nuove aree da edificare e c’è invece grande spazio al recupero edilizio. Attenzione particolare è stata posta allo sviluppo alberghiero, consentendo adeguamenti per migliorare i servizi. L’attenzione per il territorio passa anche dalla risorsa principale dal punto di vista ambientale e turistico, rappresentata dai parchi e dai giardini a tutela dei quali si è mossa l’amministrazione comunale. La ripiantumazione di alberature tipiche in caso di opere edili è uno degli elementi simbolici della direzione che assume il piano.

Bruno Murzi al Golf Resort

“Il piano adottato – ha detto il sindaco Bruno Murzi – si contraddistingue per il rispetto dell’ambiente e per la sostenibilità, per il recupero del patrimonio edilizio esistente piuttosto che sul consumo di nuovo territorio. Il piano operativo pensa ad una Forte dei Marmi tra 10-15 anni: se continuassimo sulla strada intrapresa negli ultimi anni, Forte dei Marmi imploderebbe per troppa edilizia, visto che in questi anni si è costruito troppo e male. E’ un piano però che pensa anche a chi vive con l’attività dell’edilizia, dai tecnici agli artigiani, dando la possibilità di ristrutturazioni, come come di demolizioni e ricostruzioni con ampliamenti correlati alla ecosostenibilita’ ma senza continuare a lasciar costruire su terreno vergine. Siamo convinti che con questo piano operativo porteremo migliorie per quanto riguarda la difesa del territorio e che non bloccheremo l’edilizia, visto che nell’80% del territorio sarà grosso modo consentito fare quello che si faceva prima. Ma crediamo che andasse posto un argine sulle nuove costruzioni, perché i terreni sono limitati e se continuiamo a consumarli tra qualche anno Forte dei Marmi sarebbe irriconoscibile”. Il piano, ha ricordato Murzi, è stato condiviso con le categorie, con le associazioni, con i cittadini e con la commissione urbanistica. “Per la prima volta inoltre – ha sottolineato il sindaco – nel piano operativo sono inserite opere pubbliche: penso alla ristrutturazione della piazza antistante la chiesa, alla nuova scuola, al parco retrodunale, al caffè Alzheimer, e non solo”.

Molte le novità anche che riguardano negozi e stabilimenti balneari. “Con questo piano – ha spiegato Murzi – mettiamo delle regole a tutela della nostra Forte dei Marmi, come la conosciamo. Vieteremo che le civili abitazioni possano trasformarsi in negozi, e che i negozi al piano terra possano estendersi al primo piano. Mettiamo argini di difesa nei confronti del litorale, sia per la difesa dello skyline della nostra costa, sia per la difesa del nome dello stabilimento e della prima fila di cabine

“Si apre ora una fase importante, quella delle osservazioni, che potrà migliorare questo piano – ha concluso Murzi – ma siamo convinti che questo piano definisca la Forte dei Marmi del futuro, a tutela della nostra storia, della nostra cultura, dell’ambiente e della nostra comunità Trovo quindi strano che Molino e Nardini abbiano votato contro questo piano. Pensavo la tutela del territorio e dell’ambiente fosse un argomento caro anche a loro: siamo orgogliosi che su questo tema l’amministrazione sia convinta delle scelte fatte e coerente con noi stessi”.

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