Trasformare un terreno incolto in un centro di accoglienza per anziani fragili e per i loro famigliari e nello stesso tempo ottemperare agli obblighi morali della comunità verso la famiglia di Rodolfo Barberi. E’ il progetto redatto dall’amministrazione Murzi e assunto come impegno dalla lista Noi del Forte, che ha declinato in questo modo il progetto nazionale ‘Caffè Alzheimer’.

“La nostra idea – spiega il sindaco Bruno Murzi – è quella di trasformare quel terreno oggetto della donazione Barberi in un servizio per i cittadini ed in particolare in un servizio per anziani con problemi cognitivi o morbo di Alzheimer. Bisogna infatti ricordare che la nostra popolazione è composta, per circa il 35% di concittadini residenti, da persone in una fascia d’età over 65”. L’amministrazione ha già dato mandato agli uffici di predisporre la gara per la progettazione della nuova struttura, primo passo per la realizzazione del progetto Caffè Alzheimer.

“L’idea fondante – spiega Murzi – è quella di realizzare un centro diurno per anziani affetti da patologie neurologiche quali morbo di Alzheimer o demenza senile. Si chiamerà Alzheimer Caffè, un luogo in cui le persone della terza età e i loro familiari potranno vivere momenti di svago e di incontro, di confronto e di socializzazione in un contesto del tutto informale. Un luogo protetto, ma al contempo aperto al contesto, al parco circostante e alle attività delle associazioni attive sul territorio”.

Assieme alla sistemazione del parco e dell’immobile, sono stati pensati anche interventi volti a collegare l’area con il tessuto viabilistico circostante, così da favorirne l’accessibilità. “Il volume edilizio si estenderà infatti – spiega il primo cittadino – nella misura necessaria per lasciare un contesto aperto ai percorsi pedonali nel quale concentrare diverse attività. Da via Carrara un percorso ben identificato condurrà nel cuore del parco: il Caffè Alzheimer rimarrà comunque un luogo protetto da filtri naturali che ne garantiranno la privacy, senza chiuderlo al contesto. Il collegamento diretto tra fruitori e centro – aggiunge Murzi – sarà concretizzato grazie alla messa a servizio di una navetta elettrica, una specie di taxi dedicato al trasporto degli anziani. Il legame tra le loro abitazioni e il Caffè Alzheimer sarà concreto, quotidiano, familiare e sicuro”.

La prima funzione dell’area esterna sarà quella di parco, dove troveranno spazio le attività fondamentali per la cura del sé, ovvero quelle del movimento all’aria aperta e dello sport come motore del benessere. Funzioni che saranno garantite anche dalla realizzazione di una sorta palestra all’aperto con attrezzi ginnici e di un percorso vita per le attività fisiche. Nel parco ci sarà anche una parte attrezzata come parco ludico-ricreativo e un orto didattico dove fare interagire anziani e bambini. “Riteniamo che questa struttura – conclude il sindaco – potrà garantire un efficiente supporto sia alle famiglie di anziani con patologie neurocognitive che agli anziani stessi che potranno ricevervi le più  moderne terapie riabilitative di supporto legate al particolare tipo di patologia”.

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