Una strada che ripercorre la storia e la cultura della Versilia. Una mobilità lenta che dal mare, seguendo il corso del fiume, conduce ai monti per ripercorrere, a ritroso, l’antica strada del marmo che dall’Altissimo veniva portato fino alla costa, decretando prima la nascita poi la fortuna di questi luoghi. Una progettualità che per la prima volta coinvolge ben quattro comuni: oltre a Forte dei Marmi, Montignoso, Pietrasanta e Seravezza.

Protagonista dell’azione che coinvolge i 4 comuni limitrofi è Forte dei Marmi e il sindaco Bruno Murzi, che al progetto lavora da tempo. Sabato, nel corso di un evento organizzato dalla lista Noi del Forte alle 11 al Resort Golf Versilia e a cui sono stati invitati anche i 4 primi cittadini dei 4 comuni interessati, saranno svelati i dettagli alla cittadinanza.

“Il progetto nato a Forte dei Marmi e condiviso con le realtà a noi vicine – spiega il sindaco – è quello di una grande pista ciclopedonale che dal porticciolo del Cinquale e dall’area retrodunale, camminando in parallelo al corso del fiume Versilia e attraversando l’intero territorio di Forte dei Marmi e parte di quello di Pietrasanta nella zona del Lago di Porta, arrivi fino a Valventosa, a Seravezza, seguendo il corso del fiume Vezza. Un progetto – aggiunge Bruno Murzi – che guarda allo sport e alla mobilità lenta. Ma che strizza l’occhio soprattutto alla cultura e alla storia di questi luoghi. I nostri concittadini e i turisti in vacanza avranno la possibilità di visitare quei posti che hanno segnato la storia della Versilia, e in particolare il percorso che faceva il marmo estratto dalle Alpi Apuane per arrivare fino a Forte dei Marmi, prima di venire imbarcato per mare”. 

Il percorso ciclopedonale sarà anche all’insegna dell’ambiente, del rispetto del territorio, del turismo dolce. Non solo perché attraverserà zone caratteristiche dal punto di vista naturalistico del nostro territorio, dalle dune della spiaggia ai fiumi, dall’ecosistema del lago di Porta alle colline, dai boschi ai monti. Ma anche perché per la sua realizzazione saranno necessarie solo piccole opere accessorie, andando in gran parte a insistere in aree dove la pista ciclabile è già presente. “Quello che manca però – spiega Murzi – è una linea comune, un filo conduttore, un progetto che leghi questi percorsi in un unico grande itinerario. Dal punto di vista delle opere invece basterà realizzare qualche ponticello di collegamento e assicurare la manutenzione ordinaria e straordinaria del percorso”. 

Sabato sul green del campo di golf Murzi parlerà proprio di questo: di difesa del territorio e di sviluppo del turismo, anche grazie alla ciclopista intercomunale. Con lui interverranno anche il geologo Mauro Rosi, l’architetto Tiziano Lera per una breve relazione su flora e fauna del Lago di Porta, lo scultore Nicolas Bertoux della Fondazione Arkad, l’architetto Vincenzo Lucente della Fondazione Arkad, esperti di recupero di attività dismesse e l’ideatore del progetto “fiumi d’arte”. 

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