E’ stata inaugurata ieri, sabato 14 maggio alle 17, la mostra “Straccali, maschere ed emozioni nella pittura di Renato Santini” allestita nelle sale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”, grazie all’impegno dei Maestri d’Ascia e Calafati, alla famiglia Santini, alla Fondazione Sgro e ai tanti privati cittadini che hanno messo a disposizione le opere in loro possesso. 

L’esposizione, composta di 52 pitture ad olio, illustra le esperienze eterogenee vissute da Renato Santini, amico e allievo prediletto di Lorenzo Viani, figura emblematica nel panorama artistico cittadino. 

Renato Santini è nato a Viareggio il 16 giugno 1912, dove è morto l’8 febbraio 1995. Giovanissimo si è dedicato all’esercizio del disegno e della pittura di soggetti prevalentemente marini. 

Nel 1934 una sua opera “Donne di marinai” è acquistata dal Museo d’Arte Moderna di Palazzo Pitti. Ha esposto più volte alla Quadriennale di Roma, un suo autoritratto si trova nella collezione degli Uffizi di Firenze e sue opere sono conservate in importanti musei pubblici e prestigiose collezioni private. Recentemente una sua opera, “Pesce sulla riva “ del 1959, è esposta al Museo Civico Giovanni Fattori di Villa Mimbelli a Livorno e la tela “Ragazzo dai capelli rossi”, del 1947, è visibile alla Galleria d’Arte Moderna di Genova. 

Per anni a fianco di Lorenzo Viani, del quale ha ereditato più una certa etica professionale che la personale rielaborazione dell’immagine, Santini nella sua coerente fedeltà ai moti genuini dello spirito e nella comunione con gli oggetti e con le immagini della quotidianità, pur appartato e meditativo, è stato buon osservatore degli eventi che hanno trasformato e che continuano a modificare la nostra società. 

Le sue “maschere”, i suoi “straccali”, le sue “spiagge” e le particolari vedute suburbane si sono col tempo vitalizzate di umori e di allusioni sempre più sottili: testimonianza di civili trasalimenti della coscienza e di una tenace e tal- volta dolente adesione alla vita; in una parola, sono specchio e testimonianza del nostro “poco vivere” quotidiano. 

Per questi suoi messaggi allarmati, per questi elegiaci recuperi di una esistenza sempre più effimera, Santini si e conquistato nel tempo la stima dei più attenti osservatori della cultura da Renato Guttuso a Mario De Micheli, da Arturo Martini a Raffaele De Grada, da Marcello Venturoli a Silvio Micheli, da Mario Tobino a Giorgio Seveso, da Gianfranco Bruno a Piero Pacini e per ultimo Vittorio Sgarbi. 

Accanto al lungo magistero artistico non si può non ricordare la sua opera di “maestro” della cartapesta, storico rappresentante dei maghi costruttori del Carnevale di Viareggio e la sua consulenza nella realizzazione di scenografie per il cinema e la televisione. 

La mostra sarà visitabile dal 14 maggio al 26 giugno prossimo, negli orari di apertura della Galleria. 

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