Credo si possa dire che gli esiti del primo turno delle elezioni amministrative riflettano bene lo stato e la situazione del paese. Cresce a dismisura il non voto; milioni di persone si sentono sempre più distanti da qualsiasi forma di partecipazione politica. E’ la vittoria della sfiducia, un pessimo segnale per la democrazia; un segnale sempre sottolineato da tutti nel post elezioni e poi, però, sempre di fatto ignorato.

La pandemia prima e la guerra poi, hanno sicuramente concorso a far crescere questa disaffezione; da troppo tempo stiamo vivendo giorni segnati da un brutto mix di sfiducia, incertezze e diffuse paure generate da un mondo sempre più complesso da capire; per troppi aspetti sempre più ingiusto e con all’orizzonte immensi e complessi problemi da affrontare come l’emergenza ambientale. Ritengo che, a fronte di questa situazione esplosiva, la politica sembra rimasta ancora impantanata nel secolo scorso. Vale per il mondo della “destra”, ma vale anche (ancora e purtroppo) per il variegato e litigioso mondo del “centro sinistra”.

Nonostante le molte difficoltà e gli infiniti cambiamenti in corso continuo però ad aver chiara una cosa: destra e sinistra rappresentano ancora due culture profondamente diverse; rappresentano due progetti, due storie, due prospettive e due politiche radicalmente diverse se non contrapposte. Io ritengo che uno dei compiti fondamentali del variegato mondo del centro-sinistra sia quello di traslare le grandi conquiste sociali e culturali del secolo scorso nella nuova, articolata, tecnologica e complessa quotidianità.
Pur con qualche timore (come non averne) e qualche delusione ( penso alla mancata concessione della tessera del PD Viareggino alla sottoscritta, all’epurazione di Sara Grilli ) mi sento ancora compartecipe di questo grande ed incompiuto “campo” della sinistra. Un campo ampio, tutto ancora da arare e seminare, che deve ripensare molte cose e ridefinire nuove priorità. Un po’ confusionario ed ancora troppo diviso, ma unica barriera alla destra più becera e pericolosa.
Perciò, se fossi residente a Lucca, non avrei dubbio alcuno a votare convintamente per il centrosinistra.

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