“Non ci aspettavamo di essere considerati nel DL concorrenza, col fatto che il governo è caduto. Il governo attuale si dovrebbe occupare di amministrazione corrente. Non di un sistema turistico-ricettivo come il nostro, che riguarda comunque ben 30 mila aziende. Ci aspettavamo un trattamento diverso”. Lo dice Marco Daddio, presidente dei balneari di Lido di Camaiore, commentando il voto favorevole del Dl Concorrenza alla Camera, al cui interno ci sono anche gli emendamenti per le aste dei bagni.

“Ci sentiamo completamente traditi dalla politica. Un tradimento che è iniziato quando il nostro settore è stato inserito nel Dl concorrenza, attraverso diversi emendamenti. Un tradimento che è andato avanti quando ci raccontavano che eravamo stati inseriti nel Dl concorrenza solo per prendere una trance del Pnrr, e così non è stato. Col voto alla Camere il tradimento dei balneari da parte della politica si è completo”, aggiuge Daddio. “Con questa situazione – aggiunge il presidente – si consolida la nostra idea. Ossia che tutto è fatto per aprire alle multinazionali, che si impossesseranno delle nostre spiagge, come già in alcuni casi è accaduto, spazzando via le nostre imprese familiari”.

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