“Schiacciate dai rincari delle bollette e in generale dall’aumento dei prezzi e quindi dei costi, molte attività alberghiere e della ristorazione, già in difficoltà dopo due anni di pandemia, faticano ad andare avanti e tentano di sopravvivere mettendo in atto piani di risparmio. Ed il rischio di effetti più pesanti del caro-bolletta sarà più evidente in autunno e in inverno: l’incidenza dei costi dell’energia sui fatturati delle imprese del terziario è ogni mese più alta, in media del +121%, secondo una recente indagine di Confcommercio”.
Lo sostiene il Capogruppo FDI consiglio comunale Viareggio Carlalberto Tofanelli.
“Il finale è già scritto: moltissime attività rischiano di chiudere in maniera definitiva. Ecco perché l’amministrazione comunale di Viareggio dovrebbe valutare che tipo di interventi mettere in atto per dare una boccata d’ossigeno a fronte dei rincari: un esempio potrebbe essere la misura della sospensione del canone per l’occupazione del suolo pubblico nell’intero periodo invernale per le attività di ristorazione, oppure una significativa riduzione della TARI, che per gli hotel ha un peso rilevante in termini di esborso”.
“Alberghi e ristoranti sono tra i settori che soffrono di più il rincaro energetico” – commenta l’Onorevole FDI Riccardo Zucconi, fresco di uno strepitoso risultato elettorale nelle elezioni dello scorso 25 settembre: “basti pensare che il 15% vede il rischio di chiusura e il 10% di sospensione temporanea dell’attività mentre il 66% indica una soluzione per ridurre il caro energia nel minore uso di illuminazione e aria condizionata/riscaldamento. Molti hotel della costa ad esempio stanno già pensando di chiudere subito dopo i Comics per tutto il periodo invernale e questa scelta avrebbe inevitabilmente ricadute negative a livello economico, ma anche di immagine, su tutta la città”.
“Occorrono provvedimenti più ampi e incisivi da parte dell’amministrazione comunale per ridurre il carico fiscale sulle bollette – conclude Tofanelli: ci aspettiamo dunque dal nostro sindaco risposte concrete così come quelle date da altre amministrazioni comunali, ad esempio dalla giunta Pardini a Lucca”.
