Comincia a muovere i primi passi il progetto Rete della solidarietà che andrà a creare un raccordo tra Comune di Seravezza e le associazioni del territorio comunale attive nel sociale.

Mentre sono state avviate le procedure burocratiche per le adesioni, l’idea di questo raccordo tra le varie realtà associative ha dato un primo frutto ieri (giovedì), con un concreto segnale di solidarietà da parte del Patronato SPI CGIL.

Il segretario Pierluigi Brogi, dopo aver preso contatti con l’assessore al sociale Stefano Pellegrini, ha donato 400 euro da destinare alle famiglie più bisognose. Una somma tradizionalmente riservata ai doni natalizi interni alla realtà ma che quest’anno, alla luce delle difficoltà economiche che attanagliano molte persone, si è deciso di destinarla come concreto gesto di solidarietà.

È così che l’assessore Pellegrini ha convocato, oltre al Patronato, la San Vincenzo di Querceta con la presidente Orietta Guidugli e la vice Liana Viti e quella di Ripa con la presidente Manola Baldi e la vice Iole Compostella, alle quali il patronato ha così consegnato la somma raccolta.

“Nel momento in cui ho ricevuto questa disponibilità dal Patronato – spiega l’assessore Stefano Pellegrini – ho deciso di coinvolgere le due San Vincenzo visto che sono già molto attive, anche in queste festività, sul fronte del sostegno alle famiglie in difficoltà. Pensiamo alla bella iniziativa del dono sospeso nei negozi del territorio, al quale invito ad aderire tutti quanti possono dare un contributo per sollevare molte famiglie dai problemi economici provocati o aggravati dalla crisi in corso”.

La nuova Rete della solidarietà, coordinata dall’amministrazione comunale, rappresenterà un tavolo di collaborazione con le associazioni del sociale che sottoscriveranno l’apposito protocollo d’intesa, con l’obiettivo di facilitare il confronto tra le realtà di volontariato sociale e l’amministrazione, rendere patrimonio comune le rispettive esperienze maturate, attivare uno scambio reciproco di informazioni sulle azioni messe in campo, favorire la divulgazione delle attività a favore dei beneficiari e, ancora, intercettare l’individuazione dei bisogni sociali e verificare le risposte già esistenti, programmare precise strategie socio assistenziali e socio educative capaci di far fronte alle necessità più urgenti del territorio.

(Visitato 42 volte, 1 visite oggi)

Seravezza, chiusura sottopasso pedonale della madonnina per un guasto

Approvato il progetto esecutivo per il nuovo laboratorio all’Ipsia “Marconi” di Seravezza