“Sono figlio di un fornaio: mio padre, mio nonno e il mio bisnonno mi hanno insegnato l’importanza del lavoro e quello che ho fatto e continuerò a fare è lavorare con passione ed entusiasmo, per trasmettere questi valori ai ragazzi e ai colleghi che lavorano con me”: queste le prime parole di Horacio Pagani, designer italo argentino, fondatore e proprietario della casa modenese Pagani Automobili che sabato 4 novembre, in una gremita sala dell’Annunziata a Pietrasanta, ha ricevuto il XXII° Premio Internazionale “Barsanti e Matteucci”, prestigioso riconoscimento istituito dal Comune con il Rotary Club Viareggio Versilia e il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca e Università di Pisa per ricordare il suo illustre concittadino, Padre Eugenio Barsanti, ideatore del primo prototipo di motore a scoppio insieme all’ingegnere Felice Matteucci.

“Quando avevo 12 anni – ha proseguito Pagani – sulle riviste che arrivavano in Argentina vedevo che in Italia, a Modena, c’erano le più famose case automobilistiche: il desiderio di venire qui è diventato sempre più grande e oggi la mia gratitudine è per chi ha creato la “motor valley”, per il suo coraggio e la sua passione”. Poi ha concluso: “Dobbiamo rispettare la storia e ringraziare chi ha fatto tante cose prima di noi: come Padre Eugenio Barsanti e l’ingegner Matteucci, che lavorarono a questa invenzione straordinaria. Per me, ricevere questo premio è un privilegio e un onore”.

A fare gli “onori di casa” il presidente del Premio, Andrea Biagiotti, che ha invitato sul palco, via via, ospiti e autorità: “L’Italia continua ad avere tutte le carte in regola per distinguersi ed eccellere nel mondo, in quei settori dove l’idea e l’ingegno fanno la differenza – così il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti – e la nostra città, intrisa di cultura e da sempre disposta a sperimentare ogni forma di genialità è, in piccola scala, il contenitore naturale di queste aspirazioni. L’invenzione di Barsanti e Matteucci ha rivoluzionato il mondo dei trasporti e la loro eredità, raccolta da persone e aziende che continuano a curarne lo sviluppo, deve essere non solo custodita ma valorizzata, giorno per giorno”.

“Dall’ormai lontano 2000 – così Isabella Tobino, presidente del Rotary Club Viareggio Versilia – il Premio è cresciuto, fino a raggiungere collaborazioni importanti come Bosch che ha permesso di allacciare e coltivare importantissime relazioni nel mondo scientifico e della tecnologia avanzata. Credo che la storia di Horacio Pagani possa essere di forte ispirazione per i nostri giovani, non solo per l’indubbia genialità ma soprattutto per la grande tenacia con la quale l’ha sostenuta”.

“Da sempre, per Bosch, l’innovazione è uno dei pilastri strategici del proprio sviluppo – ha commentato Camillo Mazza, General Manager Robert Bosch GmbH Branch Italy – e con questo spirito abbiamo supportato il Comitato Scientifico del Premio Internazionale Barsanti e Matteucci, coordinato dall’ingegner Stefano Iacoponi, nell’assegnare il ‘Riconoscimento Innovazione’. L’obiettivo è selezionare e premiare quelle aziende impegnate in progetti innovativi attinenti al settore della mobilità e coinvolte in attività di ricerca che abbiano applicazioni e ricadute tangibili nella vita di tutti i giorni”.

Il designer di Casilda ha ricevuto il “trofeo Barsanti”, opera in bronzo realizzata dalla Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro su disegno di Virginia Lari, ex studentessa del liceo artistico Stagi che nel 2006 vinse il concorso bandito appositamente, oltre a una medaglia dell’Università di Pisa. Insieme a Pagani è stata premiata anche la società A35 Brebemi-Aleatica per l’innovazione testata sul circuito sperimentale “Arena del Futuro” dove si sta studiando con successo la ricarica wireless dei veicoli elettrici.

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