Un corteo rumoroso per Giulia Cecchettin e per tutte le donne vittime di femminicidi e di violenze quotidiane, ma anche per sensibilizzare gli uomini sul fenomeno e quanti non hanno ancora colto la portata di questa vera e propria emergenza che, dall’inizio dell’anno, conta oltre 100 omicidi.

È quanto ha organizzato l’Istituto Marconi per sabato (25 novembre) alle ore 10.30, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con partenza dalla scuola in via Vittorio Veneto, sfilata per le vie del paese e arrivo in piazza Carducci, così da portare in corteo lo sdegno per quanto accaduto, esprimere cordoglio ma anche la volontà di non rimanere indifferenti dinanzi a simili drammi, bensì dimostrando la volontà di farsi sentire e di riflettere seriamente sul tema dell’affettività.

La storia di Giulia, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, ha scosso tutti a partire dai giovanissimi che cercano di comprendere le radici di un delitto che sta man mano portando alla luce un rapporto “tossico”, dove l’amore sembrava piuttosto avere il volto di una insana possessività.

Saranno circa 350 i partecipanti al corteo, solo per quanto riguarda la scuola, con i docenti a fianco degli studenti, in un percorso comune che si sta dipanando anche nelle aule, per accompagnare i giovani a comprendere a fondo e vivere nelle relazioni quotidiane i concetti di uguaglianza di genere, di rispetto e di capacità di elaborare anche i rifiuti e la fine dei rapporti.

“Un lavoro che portiamo già attivamente avanti nella scuola – spiega la professoressa Roberta Landi, a nome dei docenti -, declinando il tema nelle varie materie. Martedì scorso, poi, abbiamo osservato anche nel nostro Istituto il minuto di silenzio che in realtà è stato di rumore, per non rimanere passivi ma manifestare il proprio sdegno, preoccupazione e volontà di dire la propria dinanzi a questo ennesimo ed efferato delitto”.

Quelle voci che si alzeranno anche sabato mattina, in un corteo pacifico ma rumoroso che manifesterà a suon di cartelloni, striscioni, slogan e frastuono, il desiderio di partecipare a questa ondata emotiva e propositiva che sta attraversando l’Italia.

“Si tratta di una iniziativa alla quale, come amministrazione comunale, abbiamo immediatamente aderito – spiega l’assessore alla scuola e alle pari opportunità Valentina Mozzoni – nella certezza che la scuola ha il dovere di lavorare attivamente anche su questi aspetti, assieme alle famiglie che non sempre riescono a stare al passo con le nuove emergenze educative. Credo che sia importante partecipare, ed è un invito che faccio anche alla cittadinanza, per rendere omaggio a questa giovanissima donna, per testimoniare la nostra solidarietà alle tante vittime di violenza, per acquisire noi stessi piena consapevolezza. Ma credo anche per stare simbolicamente vicini, come istituzioni e adulti, a questi ragazzi che spesso si trovano a vivere in una società che nasconde mille insidie, nella quale talvolta percepiscono come insostenibile la loro solitudine, a dispetto delle illusioni indotte dai social, con le conseguenti difficoltà a plasmare anche la propria identità valoriale”.

Per dare seguito a questo approfondimento, la prossima settimana gli studenti del Marconi assisteranno a una promozione del film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. Un film che sta riscuotendo un grandissimo e meritato successo, in questi giorni nella programmazione del Cinema Scuderie Granducali. Per info sui giorni e orari di proiezione, si può visitare il sito web www.cinemascuderiegranducaliseravezza.it.

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