Quasi sei famiglie su dieci (55%) hanno deciso quest’anno di fare il presepe per non rinunciare a tradizione che considerano importante e che è simbolo di rinascita e di speranza. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti Toscana/Ixe’ diffusa in occasione del Villaggio Contadino a Napoli che ha visto protagoniste molte aziende agricole della regione. 

Tra chi allestisce il presepe si segnalano comunque notevoli disparità a seconda del genere, dell’età e del territorio. Se il 61% degli uomini è pronto a mettesi all’opera con statuine, bue e asinello, la percentuale scende al 49% nel caso delle donne, mentre tra le varie generazioni i più appassionati sono gli anziani (61%), anche se tra i giovani si segnala comunque un 54% che quest’anno allestirà la Natività, secondo Coldiretti/Ixe’.

Il Presepe – spiega Coldiretti Toscana – è una tradizione molto italiana, la cui origine viene fatta risalire a quello realizzato da San Francesco nel Natale del 1223 a Greccio e che da allora si è sviluppato in tutte le aree del Paese per raccontare la devozione, ma anche la sofferenza, la gioia e l’impegno nel lavoro e in famiglia attraverso personaggi figli dell’ispirazione religiosa ma anche della modernità.

Tra i simboli che non mancheranno in quasi nove case su dieci (86%) c’è l’albero di Natale, una percentuale largamente superiore a quella che fa il presepe, che sale addirittura al 93% nel caso dei giovani tra i 18 e i 34 anni, secondo Coldiretti/Ixe’. Il 54% ha deciso di addobbare in casa o in giardino con luci, palline e festose decorazioni un abete vero, il 46% invece ha optato per un esemplare artificiale. 

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