Iconico, simbolico, identitario. Burlamacco non è solo una maschera, ma è Viareggio; è il suo Car-nevale. Ideato dalla creatività dell’artista futurista Uberto Bonetti, fin dalla sua prima apparizione, sul manifesto del 1931, ha sviluppato un simbiotico rapporto con la città e con quella genuina essenza che ha portato a rendere così importante la tradizione del Carnevale di Viareggio. Gli scacchi di Arlecchino, il nero mantello del Dottor Balanzone, il pon-pon di Pierrot, il cappello di Rugantino e la gorgiera di Capitan Spaventa fusi e racchiusi nei tratti essenziali e dinamici di una grafica d’avanguardia: Uberto Bonetti appena ventunenne creò una sintesi degli elementi più riconoscibili e interessanti delle tradizionali maschere della Commedia dell’Arte, dando vita a un personaggio di immediato successo destinato a rendere riconoscibile e unico il Carnevale viareggino nel mondo. La maschera viareggina debuttò sul manifesto del Carnevale del 1931. Nel manifesto del 1931 al suo fianco appare anche una bagnante con il costume tipico della moda degli anni Trenta. E’ Ondina, simbolo dell’estate.
Il percorso espositivo, accolto nelle Sale di Villa Paolina a Viareggio, è un tributo che numerosi artisti di professione e artisti per passione hanno voluto fare alla maschera. Interpretazioni differenti per linguaggio, stile, messaggio, allegoria, ma uniti da un unico comune denominatore: l’amore per il Carnevale di Viareggio e la voglia di approfondire artisticamente questa figura creata quasi un secolo fa, ma di una straordinaria modernità. Il percorso, tra suggestioni e malinconica allegria, riunisce più di ottanta autori che hanno raccontato Burlamacco, attraverso strumenti e chiavi di lettura differenti e molteplici. Tele, elaborazioni, composizioni grafiche, sculture, collage, realizzazioni in cartapesta; forme varie per una stessa sostanza: l’indagine artistica attorno all’essenza di Burlamacco. La Mostra comprende anche lavori di maestri del Carnevale del passato che hanno reso omaggio alla maschera.
“IL MONDO MASCHERERO DI BEPPE DOMENICI”
Pittore, ceramista, scenografo, maestro del Carnevale di Viareggio. A cento anni dalla nascita il percorso espositivo è un omaggio a Beppe Domenici, in particolare al suo modo di interpretare simbologia e metafora del mondo delle maschere.
La mostra è un focus su un artista che per più di mezzo secolo ha lavorato e prodotto arte e cultura, senza preoccuparsi di seguire la corrente, libero di ascoltare il suo istinto. Il percorso espositivo si dipana tra più di quaranta tele realizzate tra gli anni Cinquanta e Novanta ed è un’indagine artista di Domenici sul mondo delle maschere e del Carnevale. Artista del Carnevale tra i più innovatori ha sempre proposto opere allegoriche con linguaggi e tematiche contemporanee. Il catalogo accoglie un contributo dell’artista Gionata Francesconi.