“Il cibo è la tua prigione?”. Questo il titolo dell’incontro pubblico che si è tenuto lo scorso 9 marzo nella sede della palestra del CESER di Via Comparini a Viareggio, con l’organizzazione dell’intergruppo toscano 12 passi O.A. (mangiatori compulsivi anonimi) in collaborazione con alcuni servizi specialistici dell’Azienda USL Toscana nord ovest della Zona Versilia, in particolare le unità funzionali Servizio dipendenze, Salute mentale adulti e Servizio sociale non autosufficienza e disabilità.

L’approfondita presentazione iniziale dell’approccio “Overeaters anonymous” (O.A.) ai disturbi della condotta alimentare è stata resa ancora più chiara e coinvolgente dal punto di vista emotivo dalle numerose testimonianze dei membri dei vari gruppi presenti che seguono il “programma 12 passi”.

Oltre ai mangiatori compulsivi anonimi (O.A.) hanno infatti preso la parola e raccontato la loro storia personale anche membri dei gruppi Narcotici anonimi (N.A.) e Alcolisti anonimi (A.A.).

Nel corso del successivo dibattito, di fronte a un ampio, attento e variegato pubblico, sono poi intervenuti i vari professionisti presenti.

Allaman Allamani, medico psichiatra consulente dell’Agenzia regionale di Sanità toscana e in precedenza coordinatore del Centro alcologico di Firenze e fiduciario non alcolista di A.A., ha sottolineato l’importanza e l’utilità della collaborazione tra servizio pubblico e realtà del terzo settore come i gruppi “12 passi” per affrontare problemi complessi come le dipendenze da cibo e da alcol.

Il responsabile del Servizio dipendenze della Versilia Guido Intaschi ha parlato dell’impegno del SerD nella promozione dei sani stili di vita nella popolazione generale, come previsto dalle azioni del programma “guadagnare salute” riguardanti la prevenzione di tabagismo e alcolismo, la corretta  alimentazione e l’attività fisica. Ha inoltre messo a confronto le varie “malattie da compulsione” (dipendenze da sostanze e comportamentali) con le tante somiglianze (in particolare la perdita di capacità di autoregolazione e di controllo)  e alcune differenze cliniche, come ad esempio i concetti di “astinenza-pulizia-sottomissione” (che non può essere totale nelle 24 ore come nel caso di alcol e droghe ma tra i 3 pasti nel caso del cibo) e “sobrietà-resa” , ribadendo l’importanza della “partecipazione attiva” delle persone con problemi di dipendenza ai percorsi di recupero come far parte dei gruppi di auto-mutuo-aiuto (O.A., A.A.,N.A.).

Successivamente il responsabile della Salute mentale adulti della Zona Versilia Jacopo Massei e il suo collaboratore Alessandro Del Debbio, medico psichiatra referente per i disturbi della condotta alimentare nell’U.F. SMA Versilia, hanno illustrato i vari quadri clinici legati a queste specifiche problematiche, concordando sull’utilità di far nascere anche nel nostro territorio versiliese o aziendale un gruppo di auto-aiuto “12 passi” O.A. (mangiatori compulsivi anonimi).

Infine, hanno portato i loro saluti ai numerosi partecipanti la responsabile del Servizio sociale non autosufficienza e disabilità della Versilia Marica Ghiri e la sua collaboratrice Valentina Landucci, coordinatrice A.S. SerD, SMA, Disabilità, che – dando ospitalità negli spazi del CESER – hanno reso possibile questa interessante iniziativa di informazione e sensibilizzazione sui disturbi della condotta alimentare.

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