Il Festival La Versiliana torna ad aprire il suo grande sipario blu per il quarto degli oltre 50 spettacoli confezionati da Massimo Martini per il cartellone 2024. Mercoledì 17 luglio alle 21.30 in scena sul palco della Versiliana ci sarà “FRA’. San Francesco, la superstar del medioevo” scritto e magistralmente interpretato da Giovanni Scifoni, attore vulcanico che sa fare tutto bene, recitare, ballare, cantare, suonare e persino disegnare.
Firmato per la regia da Francesco Ferdinando Brandi, il monologo, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, si interroga sull’enorme potere persuasivo che genera su noi contemporanei la figura pop di Francesco, e percorre la vita del poverello di Assisi e il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio, fino al logoramento fisico che lo porterà alla morte. Dalla predica ai porci fino alla composizione del cantico delle creature, il primo componimento lirico in volgare italiano della storia, Francesco canta la bellezza di frate sole dal buio della sua cella, cieco e devastato dalla malattia. Nessuno nella storia ha raccontato Dio con tanta geniale creatività.
“Francesco sapeva incantare il pubblico, folle sterminate, sapeva far ridere, piangere, sapeva cantare, ballare. Il vero problema con cui mi sono dovuto scontrare preparando questo spettacolo – ammette Scifoni – è che Francesco era un attore molto più bravo di me.E poi il gran finale, la morte, il rapporto di fratellanza, quasi di amore carnale che aveva Francesco con Sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare.
E neanche il pubblico potrà scappare da questo finale, incatenati sulle poltrone del teatro saranno costretti anche loro ad affrontare il vero, l’ultimo, grande tabù della nostra contemporaneità: non siamo immortali.”
“Abbiamo lavorato durante le prove in modo quasi laboratoriale- spiega Francesco Ferdinando Brandi. Una volta condivisa la direzione del racconto, ognuno proponeva digressioni, suggestioni, invenzioni nuove. Nessuno imponeva mai nulla, niente era mai definitivo, ma tutto in divenire. E’ il modo più bello per costruire uno spettacolo.
Lo stesso è stato con i musicisti. Loro proponevano un arrangiamento, noi cercavamo di raccontare l’effetto che cercavamo, e loro lo riadattavano, spesso restituendo un effetto ancor più efficace. Il teatro è un’arte che si fa insieme, dove ognuno apporta la sua competenza, sensibilità, esperienza e quando uno spettacolo si costruisce così è la migliore garanzia di ottenere un buon risultato.
Spero che siamo riusciti a raccontare un Francesco bellissimo, meno ieratico e iconico delle grandiose rappresentazioni cinematografiche, ma più umano, fragile, perfino confuso e incapace di portare avanti l’immane compito che si è dato.”
Una narrazione perfetta per Giovanni Scifoni che ha da sempre la grande abilità di riuscire a trattare temi elevati con semplicità e divertimento, unendo l’alto e il basso in una seducente affabulazione.
Anche le composizioni musicali, del bravissimo Luciano Di Domenico, sono state create con la stessa immaginazione. Reinventando temi medievali fino ad arrivare, attraverso variazioni e modulazioni, alla musica techno.
“Il risultato di così tanto lavoro è uno spettacolo – prosegue Brandi – unico nel suo genere, pieno di invenzioni narrative, musicali e sceniche per onorare il nostro formidabile santo che si chiamava Giovanni come Scifoni e Francesco come me. Non potevamo che farlo insieme.”
L’evento fa parte di “A TEATRO CON FRO”, iniziativa nazionale di raccolta fondi: parte del ricavato della serata sarà donato alla Fondazione Radioterapia Oncologica Onlus.
I biglietti sono disponibili su Ticketone (https://www.ticketone.it/event/giovanni-scifoni-teatro-la-versiliana-18447440/ ) e presso la biglietteria del Festival La Versiliana aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 22.30. Info e programma completo su www.versilianafestival.it