Prendendo spunto da alcuni post dell’ultimo periodo del sindaco Del Ghingaro dove si parla di Maggioranza granitica, le elezioni provinciali svoltesi ieri 29 settembre, ci raccontano – almeno sul piano politico – un’altra storia.

Nella tornata elettorale di secondo livello – che dà il diritto di voto ai soli eletti di tutti i comuni della Provincia – è uscito vincitore Marcello Pierucci sindaco di Camaiore con il 55% dei consensi contro il 45% raccolto da Mario Pardini, sindaco di Lucca.

Pierucci, primo Presidente della provincia proveniente dalla Versilia negli ultimi 35 anni, ha raccolto il consenso unanime di tutte le forze del centrosinistra oltre a quello delle compagini civiche.
Proprio quelle, alle quali faceva appello lo stesso Sindaco di Viareggio per un non sostegno all’odiato Marcello Pierucci.

Ancora compatti sulla scelta del consigliere


Per quanto riguarda i risultati dei candidati consiglieri, Viareggio conferma l’unità della sua maggioranza sul piano amministrativo eleggendo la propria candidata Chiara Consani.
Questo risultato è frutto anche del peso ponderato dei voti dei consiglieri di Viareggio (un voto di un consigliere di Viareggio contava 327 voti, contro i 54 di un consigliere di Stazzema ad esempio).

Non possiamo dire la stessa cosa sull’unità politica della maggioranza. 

Il sindaco Del Ghingaro ha esternato in più occasioni la sua preferenza a mantenere la presidenza “al di là del monte” anziché spostare l’equilibrio sulla Versilia e questo è un primo fattore che ha creato qualche crepa tra i consiglieri della maggioranza di Viareggio.

Il secondo elemento del quale tener conto è il fatto che il sindaco di centro destra Pardini, pur essendo personalmente un moderato, è però sostenuto per oltre un 10% dalla destra estrema e dai movimenti novax.   

La maggioranza Civica di Viareggio però non ha connotazioni, è formata da liberali, libdem e progressisti. Persone che se dal punto di vista amministrativo mantengono un certo affiatamento, a livello politico hanno le proprie legittime posizioni e come in questo caso non hanno accettato ordini di scuderia e sono rientrate nel loro “alveo”

Veniamo ai numeri

Nella sezione della Versilia, nella fascia che comprende Viareggio e Camaiore, Pardini era accreditato sulla carta di 29 voti e Pierucci di 21.
29 voti cosi composti: 7 dalla minoranza di centro destra di Viareggio, 9 dalla minoranza di centro destra di Camaiore e infine 13 dalla maggioranza di Viareggio che sarebbe dovuta essere compatta sulla candidatura Pardini, così come il sindaco lasciava intuire.

I risultati ci restituiscono un’altro quadro: Pierucci 24 e Pardini 21.

Pardini ha perso 8 voti rispetto alle previsioni nei due comuni chiave comprese le astensioni e questi, arrivano per la quasi totalità da Viareggio.

Tempi di Politica a Viareggio

Vero che dopo ogni tornata elettorale non c’è nessuno che abbia perso, ma a Viareggio, con la campagna elettorale ormai prossima, l’aver mal digerito il tentativo di spostamento politico a destra del Sindaco da parte di molti consiglieri di maggioranza, creerà non poche preoccupazioni per il futuro prossimo, almeno sul piano politico… piano che in questi 9 anni non è mai stato preso in considerazione.
Una presa di posizione netta per questa tornata elettorale, è stata forse un azzardo che rischia di mandare in pensione l’esperienza civica di Viareggio.

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