Volto Santo, verso la conclusione i lavori di restauro

Si avvia verso la sua conclusione l’epocale intervento di
restauro del Volto Santo – promosso dall’Ente Chiesa Cattedrale di San Martino,
sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e diretto dall’Opificio delle
Pietre Dure di Firenze d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e
Paesaggio per province di Lucca e Massa Carrara.
Continuano ad emergere interessanti novità dagli studi condotti parallelamente al
restauro e nella mattinata di oggi (30 aprile) è stato fatto il punto della situazione in
un incontro che ha visto la partecipazione dell’Arcivescovo di Lucca, mons. Paolo
Giulietti, del Presidente della Fondazione CRL, Marcello Bertocchini, del Proposto del
Capitolo della Cattedrale, mons. Alberto Brugioni, della Soprintendente dell’Opificio
delle Pietre Dure, Emanuela Daffra, e della funzionaria SABAP Lucca-Massa Carrara,
Ilaria Boncompagni.


IL RESTAURO DELLA CROCE

dentro laboratorio da sin giulietti boncompagni bertocchini la restauratrice francesca spagnoli
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È da poco terminato, infatti, il risanamento delle parti lignee danneggiate o fragili sia
della croce che del Cristo con una metodologia che ha consentito, tramite
l’inserimento di piccoli tasselli lignei, di ridare continuità materica al manufatto
garantendo, con un intervento minimo, una maggior omogeneità e tenuta anche alle
sollecitazioni del legno. In funzione della prossima ricollocazione del Cristo sulla croce
è in corso di realizzazione un sistema di sostegno progettato per rendere più stabile
l’unione tra Crocifisso e croce in rinforzo dei perni originali, che saranno mantenuti
nella loro integrità.

attivita di restauro del Volto Santo
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Stanno inoltre procedendo la rimozione degli ultimi residui dello strato superficiale
scuro che ricopriva interamente la scultura, riportando alla luce la cromia che l’ha
caratterizzata nei secoli passati, e la messa a punto della metodologia per
l’integrazione pittorica delle piccole lacune di colore.
È volontà di tutti restituire il Volto Santo al culto e alla fruizione dei visitatori il 13
settembre, alla vigilia di Santa Croce. In tale occasione sarà riorganizzato il
laboratorio di restauro per permettere la visione ravvicinata e inedita dell’opera,
un’opportunità unica per poter ammirare il Volto Santo prima della sua ricollocazione
all’interno del Tempietto, ancora in fase di restauro per qualche mese.


LE NOVITÀ

Colomba dopo il restuaro
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La rimozione dello strato superficiale scuro dalla croce ha rivelato la sua ricca storia:
numerosi strati di ridipinture, ancora oggetto di studio, hanno cambiato sensibilmente
l’aspetto del manufatto nel corso del tempo. L’originaria decorazione, stesa su una
sottile preparazione a gesso e colla, presentava una alternanza di fasce di colore rosso
(cinabro), blu (lapislazzuli) e porpora (lacca rossa), alcune impreziosite da motivi
decorativi in bianco e blu. La vivacissima cromia è stata successivamente coperta da
più strati di azzurrite, che hanno conferito alla croce il colore azzurro con il quale è

particolare del restuaro della croce
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raffigurata nelle prime rappresentazioni note, di epoca trecentesca. La rimozione dello
strato superficiale scuro ha rivelato sul braccio verticale della croce tracce molto
deteriorate delle due lettere “Alfa” e “Omega”, simbolo cristologico, presenti anche
sullo strato più antico di azzurrite, realizzate in questo caso in foglia d’oro e
conservatasi in buone condizioni. Il restauro, rivelando la vivacità cromatica e la
preziosità materica della croce, permette di evidenziare il suo originario significato
teologico: essa, infatti, nell’iconografia del Cristo Trionfante da strumento di morte si
trasforma con la Risurrezione nel Trono della Grazia. Anche il nimbo, il semicerchio
gigliato che costituisce un attributo fondamentale dell’iconografia del Volto Santo, sta
riacquistando infatti un aspetto sfolgorante che circonfonde la scultura di luce.


IL RESTAURO DEL TEMPIETTO E DEGLI ARREDI

restauro delle pitture muruali del Tempietto
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In parallelo avanzano gli interventi sul Tempietto che dovrà tornare a custodire il Volto
Santo. Quasi ultimata la pulitura delle superfici lapidee, sta procedendo quella dei
lacerti di pittura murale scoperti durante la movimentazione del Crocifisso sulla parete
interna della cappella del Civitali, di sfondo alla venerata immagine. Grazie
all’intervento in corso l’antica pittura è ora leggibile con le sue partiture
geometrizzanti, ispirate ai decori dei tessuti, e le accese cromie. Ancora in corso di
studio, questa inedita testimonianza pittorica è applicata a una struttura muraria di
conci lapidei, sicuramente preesistente alla costruzione dell’attuale cappella, ed è
verosimilmente da intendere come unico resto della precedente cappella del Volto
Santo. Tracce della decorazione pittorica rinascimentale voluta dal Civitali all’interno
della cappella potrebbero risultare da alcuni lacerti pittorici rinvenuti sul tamburo e
sulla parte bassa della volta, grazie ad alcuni saggi sotto lo strato più recente di
pittura, effettuati durante l’attuale intervento.
In preparazione del ritorno del Volto Santo nel Tempietto è stata ultimata la pulitura
della colomba argentea, che ha rivelato la data 1817 e la firma dell’orafo, dei
lampadari d’argento pendenti nel Tempietto e degli angeli di bronzo del Passaglia.

rimozione strato scuro dal braccio del Volto Santo
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