Partito liberal democratico 1

Grande interesse per il Partito Liberal Democratico a Viareggio

Nonostante il lunedì sera piovoso, l’allerta meteo e il primo giorno dopo un lungo ponte festivo, oltre 100 persone hanno partecipato con entusiasmo alla presentazione del costituente Partito Liberal Democratico a Viareggio, dimostrando un interesse sorprendente verso le nuove proposte politiche.

«La gente è stufa di votare per il meno peggio e preferisce non andare a votare», hanno sottolineato Marcucci e Marattin, evidenziando come la disaffezione verso la politica abbia portato a un’affluenza elettorale di appena il 50%. Il PLD si propone proprio come risposta a questa crisi, puntando su «correttezza e oggettività» nella comunicazione politica.

Partito Liberal Democratico Viareggio
Grande interesse per il Partito Liberal Democratico a Viareggio 2

“La sfida sarà molto dura – dice Andrea Marcucci–, perché parlare alla testa delle persone è molto più complicato che parlare alla pancia , colpa anche di una comunicazione politica che si avvicina molto di più alle televendite”

L’ex senatore Andrea Marcucci e l’onorevole Luigi Marattin hanno illustrato le linee guida del nuovo progetto politico, basato su europeismo convinto, riduzione della spesa pubblica e aumento della produttività.

«Un altro partito, perché?» è l’obiezione che spesso ci viene posta – ha spiegato Marattin – e la risposta è semplice: «Se vuoi votare per un partito che è da sempre per l’europeismo, l’atlantismo e la difesa delle democrazie senza eccezioni, in questo momento nessuno dei due schieramenti ha una linea coerente. Se pensi che la concorrenza e il mercato siano la base e lo stato deve avere solo funzione di controllo nessuno dei due schieramenti ha una coerenza su questo. Se credi che la spesa pubblica vada ridotta e la produttività debba crescere siamo l’unico schieramento che interpreta questa volontà».

Ha introdotto la serata Silvia Bertolucci, consigliera comunale di Viareggio e candidata alle ultime elezioni Europee per la lista Stati Uniti d’Europa, che ha aderito fin da subito al progetto nascente.

Molti gli amministratori locali presenti per un parterre di grande qualità

I Referendum

Durante l’incontro, Marcucci ha affrontato anche il tema dei referendum di giugno, dichiarando la posizione contraria del PLD ai quattro quesiti sul lavoro, definiti «solo una battaglia ideologica della CGIL» che, paradossalmente, potrebbe ridurre le tutele per i lavoratori delle piccole imprese. Per quanto riguarda invece il referendum sulla cittadinanza, l’indicazione è di votare Sì alla riduzione a 5 anni dei tempi per ottenerla.

L’incontro si è concluso con un vivace dibattito che ha coinvolto tutti i presenti, e la campagna di tesseramento confermando l’interesse per un’alternativa politica che intende parlare «alla testa e non alla pancia dell’elettorato».

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(foto Marco Pomella)

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