La Custodia di Terra Santa sta organizzando il rientro dei vescovi toscani che in questi giorni stavano concludendo il loro pellegrinaggio, a seguito del bombardamento israelinao su Tel Aviv. Con loro c’è abnche il vescovo di Lucca Paolo Giulietti. “Tutto si è svolto sempre nella massima tranquillità e sicurezza – spiega il loro portavoce – e il pellegrinaggio ha seguito il programma prestabilito. Dopo l’attacco missilistico di Israele sull’Iran, avvenuto stanotte, il volo per il loro rientro, previsto da Tel Aviv, è stato cancellato. Viene organizzato il rientro dalla Giordania”. Dopo l’attacco missilistico di Israele sull’Iran di stanotte, l’Iran ha reagito con l’invio di droni che sono in arrivo. Spiega Simone Pitossi, che sta seguendo il gruppo dei vescovi toscani, in questi giorni in pellegrinaggio in Terra Santa: “Ci hanno portato fuori dalla città vecchia di Gerusalemme che adesso è chiusa. Tutti i collegamenti stradali sono interrotti. Siamo a Notre Dame in attesa del pullman che ci porti verso la Giordania. Stanno cercando di capire se lo spazio aereo giordano è aperto e che voli ci sono per il rientro”. In un video, padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, spiega il cambio di programma che oggi vedrà i vescovi toscani lasciare Gerusalemme. Cancellato il volo da Tel Aviv, il rientro avverrà dalla Giordania. Per la prima volta gli israeliani hanno chiuso l’accesso alla moschea di Al Aqsa nel giorno del venerdì. Israele è in stato di emergenza, tutto chiuso scuole e uffici. |
Aggiornamento ore 17,55
Il trasferimento da Gerusalemme ad Amman, che l’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti ha fatto stamani insieme ai vescovi toscani, è stato lungo ma tranquillo. Nella capitale giordana sono giunti nel primo pomeriggio di oggi venerdì 13 giugno e tutti stanno bene. I vescovi toscani stavano affrontando il programmato “pellegrinaggio di vicinanza e di solidarietà” in Terra Santa. Il gruppo è guidato dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana, arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano. Il trasferimento ad Amman, per trovare un volo di rientro, è stato necessario dopo l’attacco missilistico di Israele sull’Iran avvenuto nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno. Infatti il volo previsto da Tel Aviv nella sera di oggi 13 giugno è stato cancellato a causa degli eventi in corso. «Nei tanti incontri vissuti in questi giorni tra Gerusalemme e Betlemme – dichiara Giulietti – abbiamo condiviso la situazione di difficoltà che la comunità cristiana attraversa in questo periodo di guerra, soprattutto nella componente palestinese. Ma non abbiamo fatto esperienza di nessuna particolare difficoltà, di nessuna particolare tensione, in nessun posto. Quindi la situazione fino a stamani era molto tranquilla e molto incoraggiante per quello che riguarda la possibilità di effettuare pellegrinaggi in questi posti, dove ne hanno estremamente desiderio e anche bisogno». Poi aggiunge, pensando al precipitare degli eventi: «L’ulteriore sviluppo della situazione internazionale fa molto preoccupare e nessuno sa dove esattamente porterà questa nuova escalation del conflitto. Ma d’altra parte tutta questa situazione di conflitto è priva di prospettive ragionevoli. Penso allora che davvero dobbiamo affidarci alla preghiera perché tutti quelli che hanno responsabilità non solo, diciamo così, ritornino in sé. Ma si domandino anche dove portino le strade che hanno intrapreso e che fanno intraprendere ai loro popoli”, ha concluso Giulietti.