Il grande sostegno della delegazione di Viareggio di Fondazione Umberto Veronesi

I fondi raccolti durante lo scorso anno, grazie al grande impegno della delegazione di Viareggio – guidata da Marina Gridelli – hanno permesso di finanziare due borse di ricerca annuali per i progetti delle ricercatrici Elena Andreucci e Francesca Binacchi. La dottoressa Andreucci, che è stata premiata presso l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, durante l’annuale cerimonia dedicata ai finanziamenti alla ricerca scientifica di Fondazione Umberto Veronesi, è impegnata presso l’Università di Firenze in un progetto che mira a valutare la combinazione di radioterapia e immunoterapia come possibilità terapeutica per i pazienti che non rispondono ai trattamenti attuali.

L’immunoterapia è tra le terapie antitumorali più promettenti, ma la resistenza resta un ostacolo importante. La radioterapia può rafforzarne l’efficacia, rendendo il tumore più vulnerabile al sistema immunitario, potenziando così l’efficacia dei farmaci immunoterapici. Oltre a colpire il tumore localmente, può stimolare una risposta anche contro metastasi lontane grazie al rilascio di segnali di “pericolo” dalle cellule danneggiate. Questo progetto punta a ottimizzare la combinazione tra radioterapia e immunoterapia, studiando dosi, tempi e modalità su modelli tumorali in vitro, con l’obiettivo di offrire nuove opzioni ai pazienti che non rispondono ai trattamenti attuali.

Elena Andreucci
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In occasione della cerimonia, è stata premiata anche la dottoressa Binacchi, viareggina, impegnata presso l’Università di Pisa in un progetto che mira a trovare nuove strategie terapeutiche per la leucemia promielocitica acuta.

Per trattare la leucemia promielocitica acuta (APL), una forma acuta di cancro del sangue, si usano principalmente Trisenox, triossido di arsenico, e l’acido all-trans retinoico, un derivato della vitamina A. Sebbene efficaci, questi farmaci possono causare una sindrome pericolosa legata alla maturazione cellulare, con gravi effetti collaterali e che in alcuni casi può essere fatale. L’obiettivo del progetto è sviluppare nuove combinazioni di farmaci più sicure ed efficaci, unendo Trisenox, acido retinoico e molecole a base di platino in un’unica struttura capace di rilasciare i componenti attivi solo nelle cellule tumorali. I primi risultati indicano che combinare Trisenox e oxaliplatino potenzia l’azione contro differenti cellule tumorali, specialmente quelle di APL, lasciando intatte quelle sane.

Il finanziamento alle dottoresse Elena Andreucci e Francesca Binacchi è stato possibile grazie al grande impegno profuso dalla delegazione di Viareggio, composta da Marina Gridelli, Simona Alocco Codecasa, Carla Dini, Susanna Fontana, Gianna Genovesi, Angela Lunardini, Lucia Minutini, Milena Modigliani, Manola Neri, Giovanna Pieroni, Roberta Ranucci e Alessandra Zaltieri, oltre alle aziende e realtà commerciali del territorio che hanno deciso di dare il proprio contributo alla ricerca scientifica a beneficio dei pazienti di oggi e di domani.

La Delegazione di Viareggio della Fondazione Umberto Veronesi festeggia quest’anno il suo decimo anniversario, un traguardo significativo che ci riempie di gioia e ci motiva ulteriormente. Siamo orgogliosi di annunciare l’assegnazione di due borse di studio a due ricercatrici, il cui lavoro contribuisce a dare speranza e a migliorare la vita delle persone. Questo riconoscimento rappresenta un importante sostegno per le loro ricerche e un investimento nel futuro della nostra comunità” – afferma Marina Gridelli, Responsabile della Delegazione di Viareggio.

Francesca Binacchi
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