È arrivata come un fulmine a ciel sereno la sentenza della Corte dei Conti che ha condannato l’ex sindaco di Massarosa, Franco Mungai, e l’ex assessore al bilancio — oggi vicesindaco — Stefano Natali, ritenuti responsabili del dissesto finanziario del Comune.
Responsabilità nel dissesto: colpiti l’ex sindaco Mungai e l’ex assessore al bilancio
Una decisione che ha avuto immediate ripercussioni sull’attuale giunta guidata da Simona Barsotti: Natali ha rassegnato le dimissioni, anche in virtù della sanzione accessoria contenuta nella sentenza, che prevede l’interdizione dai pubblici uffici per dieci anni, oltre alla condanna pecuniaria.
Durante una conferenza stampa convocata d’urgenza, la sindaca ha confermato le dimissioni e ribadito piena solidarietà all’ex vicesindaco: “Siamo compatti al fianco di Stefano Natali, che ha sempre operato con correttezza e impegno al servizio della comunità”. Nella conferenza stampa Natali dichiara che, come giusto che sia, ricorrerà in appello.
Questa testata è garantista sempre e con tutti fino al terzo grado di giudizio, quindi ci limiteremo solo a dare comunicazione dei fatti. Auguriamo a Stefano Natali di far valere le proprie motivazioni nelle sedi preposte e alla giustizia di fare il proprio lavoro.
Il contesto: un dissesto che fa ancora discutere
La sentenza arriva in un momento in cui si pensava che la lunga vicenda del dissesto fosse ormai conclusa: lo scorso febbraio il Ministero dell’Interno aveva approvato la rendicontazione dell’OSL (Organismo Straordinario di Liquidazione), sancendo formalmente la fine dello stato di dissesto.
Tuttavia, i giudici contabili hanno ritenuto che le responsabilità del dissesto finanziario ricadessero sull’amministrazione Mungai — e in particolare sulle figure di vertice: il sindaco e l’assessore al bilancio. Secondo la sentenza, infatti, i due non avrebbero adottato misure sufficienti a prevenire il default dell’ente.
L’avvocato Giancarlo Altavilla, legale di Natali, ha annunciato ricorso in appello, sottolineando le “gravi incongruenze” nella motivazione della sentenza e ricordando come l’amministrazione Mungai avesse ereditato una situazione finanziaria molto difficile dalla precedente giunta Larini. Invece di dichiarare subito il dissesto, decisero di avviare un’opera di risanamento — un tentativo che, secondo la difesa, è stato ignorato dalla Corte.
Le conseguenze politiche
La sindaca Barsotti ha sottolineato che la sentenza ha anche un peso politico rilevante, investendo l’intera amministrazione attuale. «Questo provvedimento non modifica il nostro giudizio sul dissesto che riteniamo non giustificato alla luce delle risorse disponibili già nel 2019, quando i creditori potevano essere risarciti senza dover arrivare al default finanziario».
Nei prossimi giorni verrà reso noto il nome del nuovo assessore che assumerà le deleghe lasciate da Natali: lavori pubblici, patrimonio, arredo urbano, manutenzioni, sport e agenda digitale.