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Massarosa, dimissioni a metà: chi ha contribuito al dissesto si dimetta

Le dimissioni dell’assessore Natali, arrivate dopo la condanna esecutiva per colpa grave da parte della Corte dei Conti per il dissesto del Comune di Massarosa del 2019, non sono affatto un gesto di responsabilità.

Così i consiglieri di oposizione Cima, Bertolaccini, Morelli e Lucchesi intervengono sulla vicenda che vede l’ex Sindaco Mungai e l’assessore Natali condannati per aver contribuito a causare il dissesto.

Le dimissionioni sono un atto tardivo, arrivato solo dopo che la legge non lasciava più alternative. Eppure, già all’inizio dell’anno, era stato formalmente notiziato dell’accertamento in corso, e avrebbe dovuto non solo dimettersi subito, ma soprattutto informare il Consiglio comunale. Non lo ha fatto: ha preferito tacere. 

Ma l’aspetto più intollerabile di tutta questa vicenda – continuano i consiglieri di opposizione – è un altro: mentre Natali viene condannato e costretto alle dimissioni, chi ha condiviso con lui quegli anni di governo oggi resta ben saldo sulla poltrona. In primis, la sindaca Simona Barsotti, che ha fatto parte per oltre dieci anni della giunta Mungai, come assessora. Una stagione politica segnata da atti, scelte e indirizzi amministrativi che hanno condotto Massarosa al tracollo finanziario

È del tutto evidente che Barsotti ha condiviso pienamente tutte le decisioni di quella giunta, fianco a fianco con Mungai e Natali. Parlare oggi come se lei fosse estranea a quelle responsabilità è un’operazione intellettualmente disonesta. Non è giusto che a pagare siano solo Mungai e Natali, mentre altri — che hanno firmato con loro ogni atto — si trincerano dietro un incarico nuovo facendo finta che il passato non esista.

L’onestà intellettuale imporrebbe che anche chi oggi governa e ha fatto parte di quel decennio amministrativo si dimettesse, non per fuggire, ma per rispetto delle istituzioni, e anche per rispetto verso coloro che oggi pagano in solitudine le conseguenze di una responsabilità condivisa.

E invece no. Gli attuali amministratori, sindaca in testa, non solo non si fanno da parte, ma anzi difendono politicamente Mungai e Natali, rivendicando persino quella stagione. Una posizione che, alla luce dei fatti, non è solo ipocrita: è codarda.

Non si può tenere il piede in due staffe. O si prende atto delle proprie responsabilità, o si sta zitti. Chi ha governato allora, oggi dovrebbe fare un passo indietro con dignità, anziché restare aggrappato a una poltrona che ormai si regge su un silenzio pesante e imbarazzante.

Massarosa merita verità, non ambiguità. E chi ha condiviso il potere per dieci anni deve avere il coraggio di condividerne anche il peso.

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