Simona Barsotti panchina rossa

Banca Sistema chiede 1 milione a Massarosa. Barsotti: noi non siamo responsabili

Il Comune di Massarosa si trova al centro di una complessa controversia finanziaria con Banca Sistema S.p.A., che rivendica interessi moratori per oltre 1 milione di euro sui 2,1 milioni di capitale già liquidato. L’amministrazione guidata dalla sindaca Simona Barsotti ha deciso di affidare una consulenza legale per valutare l’opposizione all’atto di precetto ricevuto dalla banca.

La richiesta di Banca Sistema

Con atto di precetto pervenuto il 9 maggio scorso, Banca Sistema ha intimato al Comune il pagamento di una somma complessiva di 2.944.073,42 euro, così suddivisa: 1.889.036,14 euro di capitale (già liquidato), 1.038.748,76 euro di interessi di mora calcolati fino all’8 maggio 2025, e 16.288,52 euro di competenze liquidate con decreto ingiuntivo del 2020.

La controversia nasce da un credito originariamente vantato da ERSU S.p.A. nei confronti del Comune per servizi di ritiro e smaltimento rifiuti cimiteriali, successivamente ceduto a Banca Sistema. «Banca Sistema aveva fatto causa nel 2020 al Comune, l’allora Sindaco Coluccini non si era opposto e adesso si devono pagare gli interessi», spiega l’assessore al bilancio Adolfo Del Soldato.

La posizione dell’amministrazione comunale

L’amministrazione Barsotti contesta fermamente il calcolo degli interessi presentato dalla banca. Secondo una valutazione tecnica del dirigente del Servizio Programmazione e Bilancio, il Comune riconosce come dovuti solo 245.246,57 euro di interessi, oltre alle competenze già liquidate per 16.288,52 euro, per un totale di 261.535,09 euro.

La differenza sostanziale riguarda il periodo di dissesto finanziario (dal 27 novembre 2019 al 19 febbraio 2025), durante il quale l’amministrazione ritiene applicabili gli interessi legali anziché quelli moratori. «Gli interessi che l’ente si trova a dover pagare adesso dipendono in realtà dalle scelte e dalla decisione della precedente maggioranza di dichiarare il dissesto», sottolinea la sindaca Barsotti.

L’incarico legale per la consulenza

Vista la complessità della questione e l’assenza dell’avvocato comunale (attualmente in congedo straordinario), il Comune ha conferito un incarico da 4.450 euro all’avvocato Sauro Erci di Firenze per acquisire un parere legale specifico. La consulenza dovrà verificare «la legittimità del principio di distinzione della tipologia degli interessi dovuto in relazione ai lassi temporali considerati».

Le conseguenze del dissesto

L’intera vicenda si inserisce nel più ampio contesto delle conseguenze del dissesto finanziario dichiarato nel 2019. Durante il periodo di gestione straordinaria, l’Organo Straordinario di Liquidazione (OSL) aveva riconosciuto la legittimità del debito verso Banca Sistema, ma la banca aveva rifiutato la proposta transattiva avanzata.

«Tutto questo problema non è dunque relativo all’amministrazione in carica ma è l’ennesima conseguenza della dichiarazione di dissesto, che come ampiamente dimostrato non ha portato alcun beneficio a Massarosa», commenta Del Soldato. L’assessore precisa che l’amministrazione ha già provveduto al pagamento integrale del capitale e ha accantonato le somme necessarie per far fronte agli eventuali interessi.

Situazione finanziaria dell’ente

Nonostante la controversia, l’amministrazione assicura la solidità delle finanze comunali. «Ci sono 8 milioni e mezzo in cassa», dichiara Del Soldato, specificando che non ci saranno problemi per far fronte agli impegni. Il Comune, uscito dal dissesto nel febbraio 2025 con l’approvazione ministeriale del piano di estinzione delle passività, ha ereditato dall’OSL circa 6,46 milioni di euro.

«Senza tanto clamore stiamo affrontando e risolvendo tutte le conseguenze connesse alla dichiarazione di dissesto», conclude la sindaca Barsotti, evidenziando come «se Banca Sistema fosse stata pagata nei termini come avvenuto fino al 31 maggio del 2019 non si sarebbe insinuata nella massa passiva ed oggi non dovremmo pagare questi interessi».

La decisione finale sulla strategia da adottare dipenderà ora dal parere legale richiesto, che dovrà chiarire gli aspetti tecnico-giuridici della complessa questione degli interessi maturati durante il periodo di dissesto finanziario.

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