“Sento la responsabilità dei 700 voti che ho ricevuto, ma soprattutto quella di ricambiare la fiducia che queste persone mi hanno manifestato. Voglio ringraziarvi di cuore, una per una, perché ogni singola preferenza rappresenta un atto di partecipazione e di speranza.
A tutti voi, voglio dire che la vostra fiducia vale ancora di più in un tempo in cui sempre meno persone avvertono il dovere di votare, privandosi di un diritto fondamentale della convivenza civile.
Oggi più che mai sento il dovere di garantire continuità e stabilità al progetto politico di Casa Riformista, che ha ottenuto il 10% dei consensi a Viareggio risultando la 4° forza politica in città. Un successo al di là di ogni più ragionevole previsione. Non è stato un risultato scontato, dato che in pochi hanno creduto in me ed è per questo che lo considero ancora più prezioso.
La strada davanti a noi è chiara: progetti di concretezza nella risoluzione dei problemi della città, sfide nuove e visioni future devono trovare accoglienza in Casa Riformista. Non possiamo fermarci qui. Il nostro contenitore civico, ma allo stesso tempo politico deve crescere, allargarsi, accogliere nuove energie e nuove idee.
Penso in particolare alle prossime scadenze elettorali che ci aspettano. Sarà un appuntamento cruciale per Viareggio, e voglio arrivarci con la stessa determinazione e lo stesso spirito di servizio che mi hanno guidato fino a oggi.
Il dialogo con voi, con chi ha creduto in questo progetto, non si ferma il giorno delle elezioni. Continuerà, perché solo attraverso l’ascolto e il confronto possiamo costruire davvero qualcosa di importante per la nostra città.”
Cosa che salta agli occhi nel comunicato è che il capogruppo di maggioranza si firma David Zappelli consigliere Casa Riformista
Un progetto che potrà dire la sua alle prossime elezioni di Viareggio. (La nostra analisi).
Casa Riformista, il progetto centrista e in larga parte civico che si è presentato nel campo del centro sinistra ha ottenuto un risultato importante e per molti versi inaspettato a Viareggio.
La lista civica di Giani ha raccolto infatti in città circa il 10% dei consensi che sono un risultato enorme viste anche le condizioni con le quali questa candidatura a Viareggio è nata.
Potrà essere una nuova opzione per le prossime elezioni che raccolga figure importanti della società civile di Viareggio, dialoghi e costruisca un percorso con le lista civiche oggi alla guida della città e tutte quelle forze politiche che intendano parlare ad un elettoralto che va dai moderati ai progressisti del pd, ma soprattutto che parli alla gente con un linguaggio di chiarezza in continuità al buon lavoro fatto in questi 10 anni di amministrazione.
Gli errori politici del Sindaco aprono la breccia di “Porta Pia”
Diceva un vecchio attivista: quando in politica fai un errore te lo porti dietro sommandocene altri e non recuperi più. Soprattutto se è una sola persona a prendere le decisioni.
Quando le candidature sono state predisposte, il sindaco e la maggioranza si sono affrettati a comunicare che la candidatura Zappelli era stata una scelta personale e anche se apertamente non è stato detto, in questi 30 giorni di breve campagna elettorale è stata osteggiata da molti, non da tutti i componenti della maggioranza.
Nesuno per rispetto al sindaco ha potuto fare campagna elettorale pubblica per il proprio capogruppo.
Il Sindaco nei fatti si è mostrato contrario a questa candidatura e al relativo posizionamento pur avendo una scelta netta tra centro destra e centro sinistra. Nella forma e nella sostanza, non solo non si è mosso, ma (facile da verificare), non ha nemmeno votato il suo capogruppo, un consigliere che se uscisse dalla maggioranza farebbe saltare il banco.
In questi giorni di frenesia elettorale il Pd ha badato bene di aggiungere un altro tema a quello delle regionali: quello del candidato a Sindaco per Viareggio e ha scelto Federica Maineri come candidato di bandiera, la coalizione di centro sinistra ha dichiarato subito che i candidati di bandiera non saranno presi in considerazione e che sarebbe servito un candidato civico.
Questa discussione ha aperto però ufficialmente le danze della campagna elettorale ormai alle porte e sta portando l’attenzione lontana dalle liste civiche che appoggiano il Sindaco più concentrato a rimandare e a cancellare confronti sul futuro che a pensare alla continuità amministrativa.
Le stesse liste civiche che ormai vivono per molti aspetti da “separate in casa” con il primo cittadino con l’unico obiettivo di completare il programma di mandato che avevano sottoscritto.
A Viareggio si è fatta amministrazione, – con risultati anche buoni a nostro avviso – ma non si è mai fatta politica e il risultato che ne è derivato è stato l’isolamento di Viareggio sullo scacchiere sovracomunale.
Una serie di errori politici imperdonabili
In politica a volte anche se non si è d’accordo si sposano obtorto collo posizioni che possano garantire una stabilità, ma soprattuto una continuita.
Respingendo la candidatura Zappelli i danni politici alla narrazione del sindaco sono stati a nostro avviso incalcolabili:
1. Oppositore di Giani da anni, a tal punto da tenere ferma ultimamente anche la firma dell’accordo con il quale Giani ha dato 7 milioni a Viareggio per l’asse di penetrazione firmato a metà settembre per non dargli vantaggio alle elezioni, ma Giani ha sfondato ugualmente
2. Avversario del PD tanto da attaccarli quotidianamente e il PD ha ottenuto un risultato enorme che raggiunge il 29%
3. Oppositore di Alessandro del Dotto, ex sindaco di Camaiore, reo, a suo avviso, di aver portato Camaiore in Ersu lasciando SEA e Alessandro del Dotto ha preso quasi 2500 voti a Viareggio il 13% dei consensi globali
4. La sua maggioranza non è civica in purezza e che ognuno abbia i propri posizionamenti sovracomunali: il risultato del centro sinistra in queste regionali a Viareggio è il 54%, la stessa percentuale che lo portò alla vittoria nel 2020. Al di la di dire che chi non ha votato, avrebbe votato per l’Altra Toscana, pensiamo che sia lecita la frase “il Re è nudo”
Sliding door
A volte bisogna fare politica non solo polemica. Appoggiando la candidatura Zappelli molto probabilmente tutto questo non sarebbe successo tranne la vittoria di Giani.
Il candidato della lista Casa Riformista Salotti (al quale vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro) è entrato in consiglio regionale con 2900 voti, ma se tutta la maggioranza compatta di Viareggio avesse fatto campagna elettorale per il proprio capogruppo, molto probabilmente avrebbero potuto salutare il nuovo consigliere regionale di Viareggio che sarebbe stato da stimolo o da pungolo al Presidente sulle questioni riguardanti la città.
Il Pd sarebbe stato con percentuali più basse e Del Dotto avrebbe preso molti meno voti
Invece ora con la possibilità che Mario Puppa possa fare l’assesore regionale, Del dotto rischia di entrare in consiglio regionale e cominciare a costruire anche a Viareggio.
Peccato, occasione persa per i quasi civici.