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Civismo o cinismo? Viareggio lascia il passo a Vannacci-Lega e Fratelli d’Italia.

Fare Viareggio: Un’alleanza che da mesi era nei fatti e veniva colpevolmente negata. Intanto Viareggio si avvia al primo anno dopo dieci senza un bilancio approvato al 31 dicembre.

Viareggio, dicembre 2025. Nell’ultimo Consiglio Comunale è stata sancita ufficialmente quella che ormai tutti sapevano: la nuova alleanza tra la destra di Vannacci-Fratelli d’Italia e ciò che rimane dell’amministrazione Del Ghingaro.

Un’alleanza che i cittadini non hanno mai votato e che segna la fine del civismo progressista con cui questa esperienza era nata nel 2020. Del civismo non rimane più nulla. Questa amministrazione ormai agli sgoccioli ha svoltato a destra in modo definitivo.

Da alleati del PD a braccetto con Salvini

Nel 2020 l’amministrazione Del Ghingaro si presentava come progetto civico alleato del PD, guardando al mondo progressista. I cittadini hanno votato quella coalizione, quel programma, quella visione.

Oggi la maggioranza è completamente diversa: Del Ghingaro, Vannacci, Salvini e Fratelli d’Italia. Una coalizione che nessuno aveva scelto alle urne.

I segnali c’erano già: il sostegno a Pardini (alleato con Casapound e NO VAX), la volontà di consegnargli la Provincia invece che a un Sindaco versiliese. La giravolta era scritta: progressista a Viareggio, amico della destra a Lucca.

Avevamo capito, ci siamo battuti per oltre un anno, alla fine abbiamo perso e ci siamo dimessi. Liberi oggi di fare un percorso diverso e autonomo.

La frammentazione che svela il fallimento

Nel 2020 la coalizione vincente era civica e di centro-sinistra. Dopo la scissione dal PD nacque Casa Viareggio, contenitore del civismo cittadino. Ora anche questo si sgretola: delle 6 liste civiche, una si scioglie il 31 dicembre, due hanno sancito la fine dell’alleanza e metà della lista Blu ha preso altre strade tra cui l’adesione alla associazione “Fare Viareggio”

E ora? L’ex maggioranza crea Area Civica con quello che rimane della lista Blu, Viareggio Democratica e altre tre sigle di cui nessuno conosce storia né componenti.

Liste che nascono e muoiono, alleanze che si formano e si disfano. Questo è il ritratto di un fallimento politico.

Primo anno senza bilancio dopo dieci anni

Viareggio si avvia al primo anno dopo dieci senza bilancio approvato al 31 dicembre. Dopo un decennio per uscire dal dissesto, oggi rischiamo di chiudere senza il documento più importante per un ente locale.

Dopo due mesi senza convocare il Consiglio, improvvisamente una variazione di bilancio “urgente”. Urgente perché il termine scadeva. Senza parere dei revisori, senza rispetto delle norme, nel silenzio del segretario e della presidente che dovrebbero garantire la democrazia.

L’ingresso di Vannacci è il simbolo definitivo di questa deriva. Viareggio, città antifascista e della Liberazione, oggi governata con l’appoggio della destra meloniana e salviniana. Da ciVIsmo a CiNIsmo il passo è breve.

Fare Viareggio: un percorso autonomo

Noi abbiamo lasciato la giunta per costruire un percorso diverso: centro-sinistra riformista, dialogo con le istituzioni, uscita dall’isolamento.

Lasciamo questi giochini a chi deve preoccuparsi di restare in piedi. Noi lavoriamo sui temi veri: lavoro, turismo, servizi, sicurezza, futuro.

Il civismo è finito quando la maggioranza ha scelto Vannacci pur di restare al potere. Viareggio ha una maggioranza che non avete mai votato, nata dagli accordi con quella destra che ci ha attaccati su ogni provvedimento.

Noi non ci stiamo. Stiamo costruendo un civismo autentico che guarda al futuro, non al potere.

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