Incendi, minacce, estorsione: anche a Lucca in manette affiliati alla ‘Ndrangheta

LUCCA. Stamani il Comando Provinciale dei Carabinieri di Lucca ha dato esecuzione in Toscana ed in Calabria, a 13 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP di Firenze, nei confronti di persone, quasi tutte di origine calabrese, residenti in provincia di Lucca, Pistoia, Pisa, Crotone e Reggio Calabria, responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, incendi, minacce, danneggiamenti e associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti.

I provvedimenti restrittivi, richiesti dalla D.D.A. di Firenze, sono il risultato di un’indagine condotta dal Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri di Lucca, iniziata nel maggio 2011 a seguito del danneggiamento di due furgoni di proprietà di un’impresa edile di Altopascio. In esito alle suddette indagini, inoltre la Direzione Distrettuale Antimafia incaricava il GICO della Guardia di Finanza di Firenze per i connessi accertamenti patrimoniali sui soggetti appartenenti al sodalizio criminoso, che hanno portato al sequestro preventivo di alcune case, terreni ed auto per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro. Il Prefetto di Lucca, Giovanna Cagliostro, ha espresso grande apprezzamento per la brillante operazione in quanto i rilevanti risultati ottenuti dai militari dell’Arma dei Carabinieri, alla guida del Colonnello Stefano Fedele, costituiscono un’efficace risposta alla richiesta di sicurezza da parte dei cittadini lucchesi.

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