MASSAROSA. Il M5S Massarosa vuole vederci chiaro sulla vicenda del fotovoltaico, e per farlo usa anche i propri parlamentari. “Oggi – spiegano –  la nostra Cittadina al Senato Sara Paglini ha fatto questo intervento al senato della Repubblica relativamente al poco chiaro, affare fotovoltaico del Comune di Massarosa . L’onestà andrà di moda”.

Prononiamo integrale l’iIntervento in Aula della senatrice Sara Paglini 

“Nel Comune di Massarosa (Lu) amministrato dal sindaco di centro sinistra  Franco Mungai sostenuto dal Partito Democratico è stata costituita una società partecipata del Comune per la realizzazione e lo sfruttamento di alcuni impianti fotovoltaici, la quale trascurando l’applicazione delle norme del codice degli appalti ha utilizzato metodi degni della peggior finanza creativa.

“I cittadini di Massarosa non hanno ottenuto alcun vantaggio dagli impianti costruiti, perchè attraverso un passaggio societario tra Sermas, società appartenente appunto al Comune e Toscana Energia Green partecipata di Toscana Energia, gli impianti sono diventati di proprietà delle stessa Toscana Energia Green.

“Tutto ciò sottraendo ai cittadini di Massarosa la possibilità di beneficiare degli incentivi per la produzione di energia prodotta da pannelli solari previsti dal GSE, in quanto tali impianti comunali hanno monopolizzato l’intera quota disponibile al momento.

“Risulta inoltre che tutte le forniture necessarie per la realizzazione delle strutture sono state affidate direttamente e senza gara d’appalto da Sermas alla Toscana Energia Green, anche se le cifre in gioco (4,5 mln) erano ben superiori al limite di legge.

“Tutta l’operazione ha causato un debito, infatti la società Sermas si è esposta con Toscana Energia Green per oltre sette milioni e mezzo di euro, producendo debiti invece che kilowatt.

“Per ripianare tale ammanco, il comune di Massarosa ha ceduto direttamente gli impianti a Toscana Energia, invece di cercare il migliore offerente come il buon senso  e le norme prescriverebbero.

“Il risultato è stato che ciò che avrebbe dovuto procurare un vantaggio ecologico ed economico alla collettività, è diventato un costo per la comunità e un affare per Toscana Energia, che anche grazie a queste procedure poco trasparenti, gode di una posizione di privilegio.

“Ancora una volta si usano risorse pubbliche, ma i profitti vanno a vantaggio di pochi. Auspichiamo che la magistratura verifichi con un’adeguata attività di indagine le eventuali responsabilità allo scopo di identificare chi ha commesso errori o omissioni e affinchè emergano e venga fatta luce su eventuali illeciti amministrativi o penali.

Il video dell’intervento in Senato:

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